Milano
X Milan: tour quiz a Milano
Conosco Alisa Nesterova a una serata di teatro emozionale interattivo del gruppo IntoTheAquarius. Scopro su facebook che ha creato 10 percorsi con quiz nella città di Milano, e non solo; i partecipanti, divisi in squadre, dispongono di una mappa e di un libricino con curiosità e domande. Al termine del percorso, chi ha ottenuto il miglior punteggio riceve un premio.
Incontro Alisa all’arrivo del percorso “La città che sale”, in piazza Gae Aulenti: i gruppi arrivano in successione e devono rispondere alla domanda finale.
Come hai ideato X Milan?
Ho studiato turismo ed ho sempre lavorato in ambito turistico e in organizzazione d’eventi, quindi è il mio campo preferito. Ma la vera spinta per me è stata quando dopo solo un anno in Italia ho scoperto di conoscere molte più cose di Milano di mio marito, ad esempio, che vive qui da 20 anni. Quindi ho capito che molti milanesi – e le persone chi ci abitano – non conoscono bene la propria città, che tra l’altro trovo bellissima e tutta da scoprire. Così è nata l’idea. Ho anche frequentato il corso per diventare guida turistica nel 2015, e lì ho incontrato alcune delle persone che hanno collaborato con me e mi hanno aiutata a concretizzare il progetto. Inizialmente ho preso spunto da “Running city”, una caccia al tesoro che si fa in Russia, che però ha un taglio molto più sportivo.
Come vi state facendo conoscere?
Tramite i social, con la nostra pagina facebook e i vari guppi. E poi tramite i blogger. Inoltre, Vivimilano ed alcune altre testate e siti ci pubblicano spesso fra le loro iniziative.
Alisa riceve una telefonata: una squadra si è ritirata, passerà a salutarci. “Vedi” mi dice “non tutti arrivano fino in fondo”
Quanti percorsi avete ideato?
Abbiamo dieci percorsi a Milano e un percorso a Monza e ne stiamo ideando uno in un’altra città lombarda, ma vorrei mantenere il segreto per un po’. Inoltre, abbiamo una partner che effettua un tour quiz a Venezia, che ovviamente si chiama X Venice. A volte, in caso di addii al celibato e nubilato, o per eventi aziendali, integriamo le domande e i percorsi con dettagli personali.
Come preparate i libretti che fornite ai concorrenti?
Giriamo, andiamo di persona in tutti i posti e cerchiamo di trovare cose nascoste. Poi ci informiamo, studiamo e iniziamo a scrivere. Abbiamo selezionato le zone più interessanti, non solo turistiche. Ad esempio, la zona dei Navigli, frequentata per gli aperitivi ma magari meno conosciuta per altri aspetti. Oppure la zona di Corso XXII Marzo.
Hai in mente altri percorsi?
Certo, ne ho molti in mente: mi piacerebbe fare il percorso Sempione-Arco della Pace – China Town; oppure tra Buonarroti e Washington, ma anche Isola….Adesso va di moda anche Nolo. Però, in realtà, a Milano abbiamo già tanti percorsi, quindi la strategia adesso è cercare di differenziare le offerte, proponendo magari tour in altre città vicine oppure un tour un po’ di nicchia: ad esempio, gastronomici, o notturni.
Vorrei inoltre portare il format in altre grandi città: è capitato che alcune persone che hanno partecipato a X Milan abbiano chiesto come partecipare a X Venice. Anche per i nostri clienti affezionati a Milano potrebbe essere interessante: quanto conoscono realmente Roma, ad esempio? Io stessa mi sono accorta di non conoscerla bene, e parteciperei volentieri a X Rome.
Come avete fatto a diffondere il progetto a Venezia?
Grazie a Elena, una nostra partecipante diventata collaboratrice, originaria del Veneto. Lei conosce questa ragazza, guida turistica a Venezia, le ha parlato di noi e così è nata questa collaborazione.
Avete un’offerta specifica per i turisti stranieri?
Abbiamo un tour chiamato “Best of Milan” in cinque lingue, che consente di visitare le attrazioni tipiche di Milano, perché di solito è questo che vogliono vedere i turisti. Su richiesta, però, è possibile adattare uno degli altri tour quiz.
Spiegami meglio come funziona il tour quiz
I clienti ci trovano sui vari canali; chiamano, mandano un messaggio, mandano una mail o si prenotano dal sito. Poi ci si ritrova e si compila un modulo con l’orario di partenza: in questo modulo calcoleremo il punteggio delle risposte e l’orario di arrivo, in modo da poter individuare i vincitori.
Alla partenza, consegniamo una mappa con l’itinerario completo e le tappe: la tappa successiva è già sulla mappa, non deve essere trovata grazie agli indizi, quindi nessuno rimane bloccato. Inoltre, durante il percorso siamo sempre reperibili. Nel libricino che consegniamo sono riportate le curiosità, gli aneddoti e i quiz a cui rispondere. Chiediamo anche di scattare delle foto e di inviarcele o di pubblicarle sui social. Alla fine del percorso, facciamo un’ultima domanda a tutte le squadre.
Quante persone siete riuscite a coinvolgere? E di che tipo?
Perlopiù i giovani tra 20-40 anni, coppie e gruppi di amici. Però oggi abbiamo 2 quindicenni e sono venuti anche ultra-settantenni. A volte nonni con i nipoti. In tutto, circa un migliaio di persone hanno partecipato ai nostri tour quiz.
Avete clienti che hanno fatto più di un tour quiz?
Sì sì certo: abbiamo una squadra che li ha fatti tutti, tranne questo. Ne abbiamo varie che ne hanno fatti tre o quattro.
Che premi regalate? E quanto costa partecipare?
Abbiamo varie tipologie di premi: entrata a un museo, biglietto al cinema o ad un altro nostro tour quiz, degustazione in un bar… Un biglietto costa 25 euro.
Alisa, come ti sei sentita a essere tu – arrivata in Italia da soli 4 anni – a fare da guida a qualcuno che magari è nato qua?
Ancora adesso ho un po’ di timore quando mi chiedono informazioni, e rispondo con accento russo. Però devo dire che gli italiani sono molto carini e non me lo fanno pesare.
Poi c’è stata una volta in cui ho fatto un tour guidato per future guide: avevo realizzato un percorso e dovevo mostrarlo e dare tutte le spiegazioni. Mi sono sentita un po’ intimorita, perché sono stata scelta tra tante persone! Temevo qualche commento come quello che ho ricevuto una volta su Facebook, dove qualcuno ha scritto che noi stranieri veniamo in Italia a fare gli aperitivi e a togliere lavoro agli italiani…Ma noi di X Milan di solito proprio non proponiamo aperitivi!
Arriva Elena, concorrente e collaboratrice di Alisa, con una sua amica: sono passate a salutare, ma non hanno terminato il tour…Se la sono presa con calma, gustandosi un gelato.
Quanto è lungo un vostro tour?
Circa 6 o 7 km. E’ fatto in modo che le tappe siano alla giusta distanza per non annoiarsi e trovare sempre qualcosa da vedere. Poiché decidono autonomamente i loro tempi, i concorrenti possono correre per vincere o prendersela con calma.
Qual è la parte più difficile del vostro lavoro?
La promozione e la programmazione: nel lavoro con le persone è molto difficile capire le dinamiche. Ad esempio quale tour quiz è più popolare, se fare tour durante le festività, se è meglio fare il tour di mattina o di pomeriggio…È molto difficile programmare, perché le persone sono molto imprevedibili. Ad esempio, oggi abbiamo 8 gruppi, domani nessuno. Dipende molto dalla stagione: chiaramente in estate lavoriamo di più. Poi ad esempio non è detto che le persone che chiedono un servizio lo utilizzino: ci hanno chiesto di programmare dei tour quiz brevi, dopo il lavoro; ne abbiamo preparato uno, ma abbiamo raccolto pochi iscritti e quindi lo abbiamo cancellato.
Inoltre, il tour quiz è un progetto nuovo e insolito, non per tutti, come le classiche visite guidate, ed è più difficile da vendere e da far capire. A volte ci sono persone a cui questo percorso viene regalato, e quando spieghiamo le istruzioni sono un po’ destabilizzate, ma poi la maggior parte sono contenti. Non tutti, ma è normale così.
Arriva un gruppo di soli uomini, stanno festeggiando un addio al celibato. X Milan ha preparato per loro un libretto apposito, con quiz specifici per lo sposo sulla futura moglie.
Quali sono le maggiori difficoltà burocratiche che state incontrando?
Tre anni fa non capivo molto bene come funzionasse l’attività in Italia, ed ho deciso di aprire la partita IVA, invece di costituire un’associazione culturale, perché pensavo che sarebbe stato più complicato far tesserare tutti i partecipanti ogni volta. Sono under 30 ancora per qualche mese, e ci sono delle agevolazioni per quanto riguarda le tasse.
Però, se fossimo un’associazione culturale sarebbe più semplice ricevere patrocini dal Comune o partecipare ai bandi. Noi per ora non abbiamo vinto nessun bando e non abbiamo mai ottenuto un patrocinio, quindi facciamo tutto con le nostre forze.
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