Milano

Vaccini si, obbligo no: “Non si possono fare leggi così insane”

18 Novembre 2017

“Se i pazienti hanno preoccupazioni, dubbi o sospetti, ad esempio, sulla sicurezza dei vaccini, questo non significa che siano contro i vaccini”. L’ etichetta è  una forma di attacco. Si lascia supporre che ci siano due facce, che ci siano due parti sulla questione vaccini. “O con noi o contro di noi”. Invece non è  così. A scriverlo è il British Medical Journal. 

Nè il British Medical Journal, né l’European  Centre for disease Prevention and Control  (Ecdc), il Centro Europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, raccomandano l’obbligatorietà vaccinale. “Sostenere che l’obbligo vaccinale è  approvato dalla Comunità Scientifica è  una fake news”.

C’è voluta una conferenza stampa organizzata a Milano a Palazzo Giureconsulti  dall’Associazione di Studi e Informazione sulla Salute (Assis) il cui presidente è un pediatra, il Dott. Eugenio Serravalle; dall’Associazione per la Medicina centrata sulla Persona Onlus (AMCP)  e dall’Associazione  Attuare la Costituzione (ALC) presieduta dal Prof. Paolo Maddalena  giudice emerito  della Corte Costituzionale per rendere pubblica una corrente medico- legale che nel merito dissente sull’approvazione della Legge 119/2017 del 31 Luglio scorso che introduce l’obbligo di 10 vaccinazioni pediatriche  a partire dai 2 mesi di vita.

Sia ben chiara una cosa: ognuna di queste associazioni è favorevole alle vaccinazioni. 

Eccepisce tuttavia sia sul piano medico, sia sul piano giuridico, le modalità “politiche”, con cui si è  giunti al varo della legge. E soprattutto il modo in cui spesso non s’informa l’opinione pubblica sui possibili rischi da vaccinazione; e su come pertanto si proceda a far firmare dei consensi senza che chi firma sappia davvero ciò che poi verrà  inoculato al proprio figlio. Le associazioni chiedono che l’art 32 della Costituzione venga rispettato nel correlativo diritto di sancire la libertà  di cura e di scelta terapeutica da parte del paziente; nel più grande alveo del diritto alla salute.

Pertanto: siamo al cospetto di medici e uomini di legge che sono favorevoli alle vaccinazioni purché avvengano nel rispetto dei principi cosituzionali e nell’esercizio riconosciuto di un possibile ragionato dissenso. E nel contestuale diritto e obbligo da parte della stampa d’informare correttamente i cittadini.

Compito di un giornalista  è raccogliere le informazioni e verificarle.

Con l’occasione pertanto vi offriamo alcuni dati scientificamente dimostrati e oggetto di pubblicazione.

“I vaccini sono somministrati a un gran numero di persone in buona salute, principalmente a bambini in condizioni di basso rischio di contrarre la malattia per cui avviene l’immunizzazione. È per questo che occorre ottenere un profilo di sicurezza più  elevato rispetto ad altri farmaci o procedimenti diagnostici, essendo più  alta l’attenzione nei confronti degli eventi avversi associati a prodotti somministrati a soggetti sani, soprattutto bambini, rispetto a quella riservata a prodotti somministrati a soggetti ammalati. (Fonte: American Academy of Pediatrics. Red Book 2006. Rapporto del comitato sulle malattie infettive 27.ma edizione Pacini Editore 2006)

Il Global  Advisory Committee on Vaccine  Safety  – (GACVS) dell’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) dichiara “Evento avverso a vaccinazione”   qualsiasi situazione peggiorata  dello stato di salute di un individuo cui è stato somministrato un vaccino, non necessariamente causato dal vaccino. L’evento avverso può essere qualsiasi segno sfavorevole o imprevisto,un reperto di laboratorio anomalo, un sintomo o una malattia”.

Appare evidente che l’affermazione che le vaccinazioni siano esenti da rischi rappresenti una falsità scientifica – cita un documento presentato dalle tre associazioni a Milano – alla luce delle evidenze empiriche appena citate.

Dice il “Quaderno del Ministero della Salute Italiano”: il vaccino cellulare Anti – pertosse può causare febbre elevata, arrossamento e gonfiore nel sito di iniezione, dolore (severo moderato) agitazione (severo moderata) anoressia, vomito, ipotonia iporesponsività. 

Il Vaccino contro il Tetano può causare neurite branchiale e anafilassi. Il Vaccino contro il Morbillo febbre, convulsioni, encefalomielite, trombocitopenia, anafilassi. 

Il vaccino contro la varicella convulsioni  febbre superiore ai 39°, rash locale o generalizzato. 

Ufficialmente dunque “si può affermare che esistano evidenze convincenti a 14 manifestazioni patologiche: tra cui convulsioni, infiammazioni cerebrali, e collasso che possono essere causati da alcuni vaccini. Mentre per altri 135 eventi avversi indagati, le prove sono insufficienti per accettare o rifiutare una relazione causale con i vaccini” (Fonte: National Academies  of Sciences, Engineering and Medicine. Adverse effects of vaccines: evidence and causality. http://www.nationalacademies. org/hmd/reports/2011/adverse effects of vaccines-evidence and-causality. aspx.).

L’Agenzia del farmaco italiana ha pubblicato la guida alla valutazione delle reazioni avverse osservabili dopo la vaccinazione. Sono 16 e vanno dall’Apparent Life -Threatening  cioè  evento rischioso per la vita,  alla vasculite.

Sempre dati Aifa sul rapporto sorveglianza post – marketing dei vaccini per gli anni  2014 e 2015  riferiscono quanto segue: al 31 Dicembre 2016  sono stati segnalati 8873 casi di reazioni  avverse a vaccini con insorgenza nel 2014 (18% del totale  delle segnalazioni  a farmaci e vaccini ) e 3772 con insorgenza nel 2015 (9%).

Sono, i dati presentati, un invito ad una riflessione. Ci sono stati il 18% di reazioni avverse con conseguente segnalazioni, verso vaccini inoculati.

Nel 2014 e nel 2015  sono state segnalate rispettivamente 7798 (87.9%)  e 3173 (84.1%) reazioni classificate come non gravi mentre reazioni  gravi riportate ( tutte risolte in maniera benigna) sono stati 940( 10.6%) nel 2014 e 535 (14.2%) nel 2015. Segnalazioni a esito fatale sono state 69 nel 2014 e 9 nel 2015. La quasi totalità è  stata riportata per il vaccino antinfluenzale : 66 nel 2014 e 6 nel 2015.

Questi dati sono frutto in gran parte di un sistema di vaccino vigilanza passiva.  La Regione Veneto, dotata di un più  efficace sistema di segnalazione di eventi avversi, raccoglie da 4 a  25 volte più segnalazioni della media di altre regioni

Ancora: Molti istituti di Ricerca come l’ Institute of Medicine hanno da tempo stimolato i ricercatori a indagare gli effetti a lungo termine di programmi vaccinali. (…) perché  pochi studi hanno valutato l’associazione tra l’intero programma di immunizzazione  o le variazioni del programma sullo stato di salute generale (…..)nessuno studio ha confrontato le differenze nei risultati dello stato di salute tra bambini completamente immunizzati e bambini mai vaccinati.

Questo l’intervento  del Prof Eugenio Serravalle, Pediatra,presidente di Assis cui ho potuto porre diversi quesiti sui vaccini, sul loro contenuto, sugli effetti che producono; ho domandato anche se gli antigeni inoculati da vaccini sono diversi dai batteri respirati e inalati da un bambino, per esempio al parco, in modo naturale. Una delle ragioni per cui – mi è  stato motivato – somministrare dieci vaccini ad un bambino di pochi anni non avrebbe controindicazioni.

“Non si può  subordinare l’informazione all’obbligo vaccinale” (soprattutto quando non si comunicano  i rischi di reazioni avverse)  parla ancora il Dott. Eugenio Serravalle.

Il punto di vista giuridico: parla il giudice emerito della Corte Costituzionale Paolo Maddalena: “Non si possono fare leggi così insane”.

Avv.Mirella Manera per ALC

Quello che ALC contesta e ritiene incostituzionale è  l’estensione dell’Obbligo a ben 10 sieri nell’ambito di una politica vaccinale di massa estesa a partire dai due mesi di via e fino al 17mo anno di età.  Questa misura appare contraria al rispetto della persona umana previsto nell’art.32 sella Costituzione. Lo stesso articolo sancisce il principio della libertà di cura da parte del paziente e della libertà di scelta terapeutica da parte del medico. Il medico può poi operare dopo aver recepito il consenso informato del paziente.

Il problema dell’assenso di consenso scientifico posto dalla sentenza del 21  Giugno 2017 della Corte di Giustizia Europea, per cui il nesso causale tra  vaccinazione e danno può  essere stabilito anche in base ad indizi gravi e precisi e concordanti.

Ancora sugli elementi De Iure sull’incostituzionalità  della legge ( al microfono la collega giornalista Loredana Pina).

A Milano Sabato 18 Novembre con concentramento in Piazza Cairoli è  previsto anche un corteo per chiedere la libertà  di scelta terapeutica in conformità all’art 32 della Costituzione Italiana.

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.