Milano

Tornare a Milano, per tornare a vivere

3 Agosto 2017

Quando mi vede arrivare alla casa di riposo di Salice Terme, si commuove. Mica ci credeva che sarei venuto fin lì.

Giustina Massaro ha 54 anni ed è poliomelitica. È sposata con Pasquale Gallo che di anni ne ha 59 ed anche lui è poliomelitico.

La sua storia sembra un romanzo. Un’infanzia difficile ma bella a Pessano con Bornago alle porte di Milano. Curata al Don Gnocchi, Giustina presto ritorna in provincia di Caserta. Oggi abita a Trentola Lucenta. Fino a 5 anni fa i servizi d’assistenza c’erano. Poi la crisi e i soldi che non bastano. E l’assistenza diminuisce.

Ancora giovane incontra l’amore e non accettando la sua condizione di disabile trova il lavoro alle Ferrovie dello Stato.

La sua vita però peggiora negli ultimi anni. Non può più lavorare a causa della malattia e va in pensione con poco più di 1000 euro al mese. Frutto dei 25 anni di lavoro nelle Fs. Nove anni fa, intanto, la decisione di comprare casa. “Una scelta incauta, i servizi di assistenza non sono sufficienti.” Con le grucce o in carrozzella la vita non è  semplice. Pagano  un mutuo e hanno due cagnolini cui sono affezionatissimi. E mi pregano di segnalarlo: “Ora che per qualche giorno siamo qui al Nord chiediamo ad una signora di assisterli durante la nostra assenza. Abbaiano ogni tanto e siamo preoccupati per i vicini che si lamentano”

Perché mi hanno contattato su Internet? Perché da qualche anno stanno cercando di tornare a vivere a Milano o nei suoi dintorni. “Perché  la sanità  funziona meglio e noi potremmo essere seguiti più  da vicino”. Solo che c’è un problema. Non possono trasferirsi al nord, a Milano, senza prima aver venduto la casa. “Noi speravamo nell’aiuto di qualche benefattore o di qualche buon cuore dell’amministrazione milanese”.

Solo che le regole sono le regole. In Comune a Milano, cui mi sono rivolto, mi hanno spiegato che non è  loro competenza seguire sul piano sanitario persone che abbiano bisogno, tanto più se sono di altre regioni. In Regione Lombardia invece mi hanno detto che , salvo casi di rara gravità, in assenza di residenza in Lombardia non si può procedere. Per questo Giustina e Pasquale stanno cercando di fare da soli: vendere la casa ad un prezzo che ripaghi il mutuo in essere e poi venire a Milano. Con i loro cani, “che per noi sono come figli”. Una mano sarebbe ben accetta se qualcuno volesse porgerla per aiutarli. Intanto vi regalo questa storia di gente italiana, gente del sud. Con problemi di disabilità. “Ho chiesto aiuto alla Madonna”, mi dice Giustina. “Non ho chiesto soldi, ma solo rispetto per la mia dignità e per la mia voglia di vivere. Non volevo sentirmi una donna inutile. Qualche settimana più  tardi, dopo aver inviato centinaia di curricula, le Fs mi hanno assunta”

Una storia che racconta del rapporto tra Nord e Sud. Che racconta della nostra sanità. Che ci parla anche del rapporto che le persone hanno verso la fede. E la speranza.  Una storia bella. Perché  malgrado le grucce, la disabilità  e la poliomelite, Giustina sorride. Bello raccontarlo

 

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