Milano

Settimana della moda di Milano: in cerca di normalità e Armani torna a stupire

23 Febbraio 2022

Nella fashion week meneghina in scena dal 22 al 28 febbraio, tutto vuole ispirare una normalità ritrovata, mentre Re Giorgio inaugura un nuovo grandioso store A|X Armani Exchange in Corso Vittorio Emanuele

 

 

La settimana della moda milanese torna protagonista con le sfilate femminili in passerella dal 22 al 28 febbraio 2022, in un clima effervescente e carico di speranza per un futuro, si spera, sempre più sgombro da nubi.

La città meneghina, infatti, si trova ad ospitare numerosissimi eventi in presenza per  le collezioni moda donna autunno – inverno 2022/2023.

Un segnale molto forte per significare quanto la tanto attesa normalità sia il desiderio più inseguito non solo dagli addetti lavori del settore, ma un po’ da tutti noi.U n calendario assai denso di appuntamenti dentro e fuori le presentazioni in senso stretto che, come sempre accade a Milano, porta a tessere una fitta rete di relazioni pubbliche per la comunicazione e pubblicità ad ampio spettro.

Sono attesi ben 169 eventi, tra cui 67 defilè, 69 presentazioni e svariati progetti legati a  grandi nomi della moda che tornano a farsi notare, dopo l’assenza degli scorsi mesi dovuti alla Pandemia, tra questi ricordiamo Bottega Veneta, Trussardi e Diesel, e una, ancora, convincente presenza di buyer di respiro internazionale.

In buona sostanza, Milano, si conferma ancora una volta al centro del fashion system come l’ha definita il presidente della Camera Nazionale della Moda, Carlo Capata. Un universo, questo, che ha comunque impattato gli effetti inevitabili di una crisi economica dalla portata e durata non delineabile con certezza, ma che può contare sui nomi più autorevoli che continuano a portare lustro al nostro made in Italy in giro per il mondo.

 

Intanto, per dimostrare ulteriormente come si voglia realizzare concretamente un certo principio di prossimità alla gente comune, promuovendo l’inclusione sociale con sprazzi di leggerezza condivisa, è stato allestito un maxischermo proprio in Corso Vittorio Emanuele per permettere anche ai passanti di assistere alle sfilate. Installazione, questa, ideata da Hines, con l’intento di divulgare il più possibile “lo splendore delle unicità culturali e ideologiche”, e le rassegne fieristiche come White in scena a partire dal 24 febbraio.Tutto, ovviamente, contestualizzato in un ossequio rigoroso dei protocolli normativi vigenti per contenere i contagi da Covid.

Ovvero attraverso procedure di prevenzione, come tamponi ed ingressi ad hoc per coloro i quali non hanno ricevuto la somministrazione di vaccini riconosciuti dall’ Ema.

Largo ai giovani in questi giorni, mediante diverse iniziative per valorizzare al massimo i loro talenti.

Prendiamo l’esempio della casa di moda Valentino, che ha permesso ad uno stilista emergente, Marco Rambaldi, di ottenere pubblicità sul proprio canale Instagram, facendolo sfilare oggi a mezzogiorno. L’unico interrogativo da un punto di vista prettamente finanziario, potrebbe coinvolgere, per ovvie ed in continua evoluzione, ragioni di natura geopolitica a causa della preoccupante crisi tra Ucraina e Russia, i facoltosi buyer russi, che hanno tutto l’interesse a caldeggiare per la pace.

 

Re Giorgio Armani torna a ruggire sfilando dopo gli ultimi mesi di assenza e inaugurando un nuovo store in Corso Vittorio Emanuele

 

 

Giorgio Armani, inoltre, si riprende la scena inaugurando un nuovo store di A|X Armani Exchange in corso Vittorio  Emanuele, di fatto tornando a sfilare con la classe dei Re.

E le sue parole a riguardo, con cui festeggia l’evento, risuonano come illuminanti incoraggiamenti per le sorti economiche e culturali di una città, crocevia dell‘imprenditoria italiana ma anche di una nazione intera che, della moda, ha fatto uno dei suoi capisaldi industriali di esportazione mondiale.

Il punto vendita appena creato, infatti, sarà il più grande di tutta Europa.

Quello che salta subito agli occhi della nuova creatura griffata Armani, sono le due iniziali luminose che riproducono una A ed una X, impresse sulla facciata di un edificio disegnato da Giò Ponti, situato proprio all’angolo di Corso Vittorio Emanuele, a pochi passi dalla centralissima Piazza San Babila e non distante dalla Cattedrale di Santa Maria Nascente (alias il Duomo di Milano).

Il nuovo store Armani, di fatto, rappresenta il primo negozio inaugurato in Italia  del marchio nato a New York nel lontano 1991. Per la realizzazione del punto vendita, Giorgio Armani si è avvalso di una squadra di architetti capaci di disegnare un ambiente estremamente dinamico ed innovativo, pregno di raffinatezza e linearità, che si sviluppa su una superficie di quasi 500 metri quadri, su due livelli, con in rilievo tre sontuose vetrine, sulle quali svettano le lettere luminose A ed X, iniziali di Armani Exchange. L’impiego dei materiali è stato interamente volto al rispetto dell’urgente tema della sostenibilità, con utilizzo di materiali quali metallo e vetro smontabili, che è possibile riutilizzare ed infine riciclare. Servendosi di legno e rivestimenti di provenienza forestale certificata (Fsc). Lo stesso impianto di illuminazione è stato ideato appositamente per contrastare gli sprechi di energia elettrica.

Le novità per i clienti in divenire, sono racchiuse nel posizionamento all’interno dello spazio commerciale, di ampi videowall, Smart Check Out e Pos in mobility, che permettono di effettuare i pagamenti in assoluta facilità e movimento. Allestiti anche postazioni per presentare al pubblico progetti ed iniziative musicali.

Giorgio Armani che non ha mai fatto mistero del suo amore viscerale per Milano, ha voluto fortemente coinvolgere l’intera cittadinanza meneghina, attraverso una campagna di reclutamento del personale da assumere nel nuovo store, che ha visto una promozione delle offerte di lavoro, con affissioni e campagna di divulgazione su social network molto corposa e dislocata fisicamente lungo tutto il perimetro urbano, recante lo slogan:

“I need you”.

Sono trascorsi quasi 50 anni, per l’esattezza, 47, da quando Re Giorgio ha debuttato in passerella, presentando al mondo la sua prima collezione, ma il processo evolutivo e di miglioramento volto a rinnovarsi continuamente non si è mai arrestato, puntando ad adattare sempre al meglio i concetti fondamentali ed imprescindibili di eleganza, stile e sobrietà. Già, proprio la misura, l’essenzialità e la libertà di espressione senza esasperazioni costituiscono una sorta di elisir di immortalità per la bellezza atemporale delle creazioni meravigliose nate dalla matita di Giorgio Armani.

Un equilibrio che non perde mai di vista la centralità della vita stessa nella sua eterna bellezza,che passa anche dalla moda.

 

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