Milano

Sei italiani su dieci vogliono pagare di più i mezzi pubblici, purché efficienti

28 Gennaio 2016

Chi sono i public Trasport Supporter? Un fenomeno ancora poco focalizzato dal provincialismo degli osservatori sociali italiani, ancora fermi ai sondaggi. Eppure è una delle tendenze principali delle metropoli occidentali, connessa ai nuovi stili di vita più solidali, aperti e dinamici. Questo vale tanto più per la nostra Milano capitale del car sharing, siamo così sensibili al tema che anche quando prendiamo l’automobile la condividiamo. Non bisogna neanche fraintendere l’uso e la passione del mezzo pubblico con una posizione ideologica e talebana.

Nei nuovi stili di mobilità sta la capacità di combinare la biciletta con la metropolitana, l’auto con una tendenza, sempre più accentuata, a “camminare la città”. Sono palinsesti personali, supportati dalla creatività e l’entusiasmo di percorrere lo spazio comune, abitare la città, incontrarsi e contaminarsi.

Ma nel palinsesto personale è il mezzo pubblico che ricopre la posizione privilegiata, soprattutto per giovani e abitanti nel Nord Italia. E non solo per motivi di funzionalità ma anche di gratificazione e autostima.

E’ in questo contesto che va letto un altro dato che presentiamo oggi per cui oggi più di un italiano su due dichiara che sarebbe disposto a pagare addirittura di più il biglietto per avere un mezzo pubblico che funziona, percentuale che sta salendo nel tempo, in particolare proprio a Milano.

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C’è un orgoglio e un senso di appartenenza che oggi i mezzi pubblici riescono a interpretare diventando una sorta di status symbol di seconda generazione, in un’economia in cui l’immateriale costituisce l’alimento principale della funzionalità del sistema (speranze, clima sociale, partecipazione, condivisione).

Che la mobilità sia la partita principale sul fronte della reputazione delle nuove città metropolitaea è evidente a tutti. Ma non sembra, stando al dibattito in corso sia altrettanto chiaro il suo significato sociale e simbolico. Così importante quando si parla di Milano, della sua identità e del rapporto dei cittadini con i servizi.

Proporre di viaggiare gratis significa ignorare tutto questo, fare un passo indietro rispetto alla città. Non capire quanto sia importante la richiesta di equità e innovazione dei cittadini e quanto accesa l’insofferenza verso la retorica e la demagogia.

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Immagine di copertina tratta da Flickr.com

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