Milano
Salvini: “Prima irrisi oggi al Governo, ma siamo diversi da Di Maio”
Matteo Salvini è tirato, stanco, un filo nervoso. Rimbrotta i fotografi che fanno casino prima di cominciare la conferenza stampa. Si vede che sente il peso delle responsabilità che gli italiani gli hanno messo sulle spalle.
Quando comincia sorride, sfotte gli analisti che avevano prefigurato scenari di astensionismo altissimo, rivelatisi assolutamente fallaci. Promette “non uno ma due caffè” a quella mamma che dice di aver visto spaventati i propri figli per la sua vittoria. Naturalmente è una sola la domanda che tutti i giornalisti vogliono fargli: vai con Di Maio? La Lega farà un governo con i Cinque Stelle?
Lo faremo con quelle forze politiche che condivideranno il nostro programma e ci permetteranno di arrivare alla soglia, è in sintesi quanto sostiene Salvini. Il quale però due colpi precisi li assesta. Entrambi rivolti a Di Maio. Riconosce la netta affermazione dei grillini “che non si può ignorare” ma aggiunge anche “che Di Maio ha cambiato idea troppe volte su troppe cose” e che “siamo culturalmente diversi dai Cinque Stelle sulla redistribuzione del reddito, e la creazione di ricchezza. La vedo in modo molto diverso da Di Maio, perché prima va creata l’occupazione e sostenuta l’impresa”.
Il Matteo lombardo si tiene lontano da giudizi sugli avversari (a parte Renzi: “Punita la sua arroganza”) e soprattutto su Berlusconi. Anche sulle scelte del Quirinale si tiene distante da qualunque giudizio. Ci sono due indizi, e per fare una prova ne manca ancora uno. Tuttavia a Salvini le posizioni di Di Maio su economia ed Europa, non piacciono. Metti che arrivasse una presa di distanza anche sul tema dell’immigrazione e a quel punto la prova arriverebbe. Come insegna la scienza politica dove tre sono le forze in gioco, due devono stare insieme e una all’opposizione. E in questo momento potrebbe essere considerato più utile lavare i panni nell’Arno, con un nemico sconfitto cui dettare le condizioni, che allearsi con chi dichiara vittoria e ti precede in termini di numeri.
Sulla distribuzione del reddito e la produzione di ricchezza la vedo in modo molto diverso da Di Maio
Di Maio ha cambiato idea troppe volte
Prima irrisi oggi forza di Governo
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