Milano
Sala: “Milano deve rallentare”. Io ci sto. Ma abbiamo un piano?
Il sindaco Sala chiede in una intervista al Corriere della Sera di rallentare i ritmi di vita in città.
Io ci sto.
A dire il vero ci sto da un bel po’, da quando ho cominciato una personale battaglia di resistenza agli ansiogeni tutti “ci aggiorniamo”.
Ci sto da quando ho capito che se una persona ha bisogno di te non c’é incombenza o distanza che tenga, si va.
Ma spesso, spessissimo vedo vittime di ansia e fretta che si perdono la vita. Coppie massacrate dalle incombenze, single frustrati. E anziani soli.
E allora mi chiedo “qual è il piano?”.
Perché, sindaco, ha un piano per riprenderci la misura delle cose?
Io vivo ai margini della città e nonostante drogati e spacciatori a mezzo chilometro da me non sono stata mai bene a Milano come da quando sto qui. Ma lo sa che nel palazzo ci conosciamo e ci parliamo? Incredibile per Milano!
Sindaco, ripeto, ci spieghi il suo piano. Oppure facciamolo assieme, sarebbe la più grande rivoluzione politica degli ultimi 40 anni.
Ci aiuti ad aprire gli occhi ai datori di lavoro, a quelli che non capiscono che si potrebbe fare più smart working, a quelli che credono che tirando il collo alla gente ottengono più profitto. Dai, facciamo di Milano una città ideale tipo come aveva pensato Olivetti Ivrea. Ma in versione 2017-2018.
In caso contrario io, lo sappia anche lei, ho già la valigia pronta. Tanto il confine con l’Emilia Romagna lo passo in meno di un’ora.
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