Milano

Renzi a Milano: ecco quello che non vi hanno raccontato

3 Luglio 2017

Viene dipinto come un pallone gonfiato. Come un buttero di campagna o come un Berlusconi di sinistra. Di solito, per dileggiarlo e per insultarlo, gli danno addosso accusandolo di essere un uomo senza scrupoli. Un killer politico, uno che uccide nella culla chiunque osi andargli contro. Di solito, per chi la politica la racconta separando i fatti dalle opinioni, il compito (improbo) è  quello di narrare, di un leader politico, quale sia la sua idea di società. Domenica mattina sfogliando i giornali – come spesso capita non solo al misero scrivano che vi porta il suo racconto – non ho trovato corrispondenza tra quello che Renzi ha detto sabato e quello che è  stato poi raccontato.

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Così ho ripreso tutto il discorso di Renzi. E vi propongo di ascoltare dalle sue parole l’idea di società e di politica che lui ha.

In sintesi: Renzi ha detto chiaro che:

● Il reddito di cittadinanza è  un errore. Uno Stato deve creare lavoro, non  la consuetudine a stare a casa con un salario pagato dallo Stato;

●Ha difeso il lavoro. Ha detto che il PD è  il partito del lavoro e che ha creato 854.000 posti di lavoro. E che teme presto arriverà alla cifra tonda di 1.000.000 e già sente le cassandre che lo accuseranno “di aver realizzato il programma di Berlusconi”;

● Ha aggiunto che il lavoro non basta: ci vuole un “sogno”, il sogno di sentirsi orgogliosi di essere italiani;

● Ha difeso lo Ius soli contro chi vive del pregiudizio contro gli altri ed ha anche aggiunto che se l’Europa non la pianta di farci la morale e di impartirci ordini come il ministro degli Esteri olandese che ci ha accusato di essere un Paese senza morale, “loro che le donne le fanno prostituire, prima o poi gli scrivo un tweet”.  E poi ha aggiunto: “visto che capiscono solo (in Europa) quando gli tocchi il portafogli, dal 2018 non gli daremo più  i 20 miliardi che ogni anno gli versiamo e quei soldi li useremo per affrontare il tema dell’immigrazione”.

Renzi in difficoltà? Renzi che a sinistra deve temere la concorrenza di Pisapia?

Giudicate voi se questo è  un leader politicamente in crisi oppure uno che ha deciso di sbattersene di sentirsi fare uno “storytelling” negativo del proprio paese.

“Abbiamo fatto il bonus giovani e hanno detto che era una cosa inutile; l’ha fatto Macron e dicono che è una cosa figa”.

“C’è  aria di chi vuol tornare indietro: quando nei governi di centrosinistra chi stava al Governo la mattina votava un provvedimento e poi nel pomeriggio scendeva in piazza contro lo stesso provvedimento che aveva votato”.

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Ecco le immagini

Renzi: No all’Italia politica di chi alla mattina votava si  in consiglio dei ministri  o in Parlamento e poi nel pomeriggio scendeva in piazza contro il Proprio Governo

Noi siamo il partito del lavoro

Un Paese che non investe in cultura è  finito

Gli italiani hanno diritto a due cose: il lavoro e il sogno

Niente più  soldi all’Europa dal 2018: solo così  capiranno

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