Milano
Quel monitor di Expo nel garage del Tribunale dove non serve a nessuno
Nel Palazzo di Giustizia di Milano sono stati appesi 173 monitor di marca Samsung comprati coi fondi Expo nell’ambito di un appalto del valore complessivo di 1 milione e settecentomila euro. Questi maxi schermi disseminati in vari punti dovrebbero servire a orientare gli utenti nel labirinto della giustizia ma, per adesso, non sono ancora funzionanti. Ci è stato spiegato che l’utilità di questa innovazione tecnologica sarebbe anche quella di sostituire i vecchi fogli di carta affissi sulle porte delle aule in cui vengono indicati i dati salienti delle singole udienze.
I documenti ufficiali così motivano la spesa: “Rifacimento dei segnali informativi e dei percorsi guidati del Palazzo di Giustizia, sistema informatico tramite monitor”.
Negli ultimi giorni, alcuni di questi schermi sono spuntati fuori dal Palazzo, all’aria aperta (resisteranno alle intemperie?). Uno, in particolare, è stato piazzato nel passo carraio affacciato su Corso di Porta Vittoria, una sorta di garage del Tribunale e zona ovviamente off limits per il pubblico. Crescono ironie e malumori nel Palazzo su questi ingombranti inquilini che richiederanno ardite torsioni del collo per essere consultati e per il cui acquisto si è spesa una somma a dir poco elevata. I vecchi fogli di carta e l’ufficio informazioni non erano abbastanza? (manuela d’alessandro)
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