Milano

Quando la vittima di violenza è una bambina

di
3 Luglio 2020

Rubina ha 13 anni, viveva in Bangladesh: pur di non sposarsi si è impiccata. Leyla che di anni ne ha 7, è somala ed è stata rapita: le hanno praticato la mutilazione genitale, e poi è stata costretta a sposarsi.

Sembrano storie di altri tempi, invece sono vite del presente che raccolgono ciò che ogni giorno accade in tutto il mondo. Ogni minuto 23 bambine e adolescenti sono costrette a sposare uomini spesso molto più grandi di loro e subirne le violenze. Ogni anno 3 milioni di bambine subiscono la terribile pratica dell’infibulazione. In Italia nel 2018 più di 900 bambine e ragazze sono state vittime del reato di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata; ovviamente il sommerso rischia di essere molto superiore.

Per raccontare le storie di queste bambine vittime di violenza, Terres des Hommes, che da anni si occupa con #indifesa dei diritti delle bambine e delle ragazze, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione.
Il fine è quello di creare una statua – ovvia trasformazione di una presa di posizione assoluta – a Milano. Si tratta di un segno tangibile – un segno in questa nostra epoca caldamente ossessionata dai miti e dai simboli – che viene adesso richiesto al Sindaco di Milano, Beppe Sala, invitato a creare una statua per le milione di bambine ogni giorno vittime di abusi, discriminazioni di genere e sfruttamento.

«Sarà – come ha spiegato Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes Italia – un segno tangibile e duraturo dell’impegno della nostra comunità a invertire la rotta e andare verso una società più paritaria e più giusta, dove ogni bambina possa crescere al riparo dalla violenza ed esprimere appieno le proprie potenzialità».
È un piccolo grido d’aiuto – in questi tempi di assoluto monopolio del coronavirus – per riportare l’attenzione mediatica e pubblica anche sulle situazioni delle più piccole. Il primo obiettivo è quello di ricevere la concessione di un’area destinata alla posa della statua. L’appello si può firmare online, ed è un’adesione virtuale a un progetto necessario. Oggi più che mai.

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