Milano
Quando Balzani diceva che scegliere i successori in politica è sbagliato
Giuliano Pisapia ha detto sì. All’aperitivo elettorale organizzato dalla candidata alle primarie del centrosinistra Francesca Balzani, il sindaco, che nei giorni scorsi aveva ribadito di avere il diritto di dire la sua sul tema, ha affermato: «Voterò la mia vicesindaca».
Pisapia ha così brindato alla Posteria di Milano con Francesca Balzani, entrando ufficialmente nell’ultima settimana di campagna elettorale per le primarie, delle quali sono protagonisti anche il suo assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino, Giuseppe Sala, e Antonio Iannetta.
«Ci sono tre candidati – ha dichiarato Pisapia – io oggi sono venuto a brindare con la candidata che preferisco. Voglio aggiungere che mi piacerebbe molto che il prossimo sindaco di Milano sia una donna, e quindi una sindaca. Come ho detto più volte, Francesca Balzani è un ottimo vice sindaco e quindi sarebbe anche un ottimo sindaco».
«Sono molto orgogliosa di avere il voto del miglior sindaco che Milano abbia avuto», ha affermato la candidata, che ha annunciato il prossimo appuntamento pubblico per sabato al Teatro Elfo Puccini, precisando che parteciperanno all’evento, oltre a Pisapia, anche Stefano Boeri e Valerio Onida.
Nel giugno 2015, però, Francesca Balzani, analizzando la sconfitta del Partito Democratico alle elezioni Regionali in Liguria, poi scaricata addosso al “dissidente” Luca Pastorino, in un’intervista concessa a Primocanale diceva: «Claudio Burlando – governatore uscente – è caduto nella convinzione di avere il potere di scegliersi il successore e Raffaella Paita – candidata a sindaco – quello di credere di avere diritto di succedergli. Sono stati errori molto gravi».
Per la Balzani, Raffaella Paita era una che «dava la sensazione di pretendere il consenso», perché pur nutrendo della simpatia per la renziana sconfitta in Liguria, «non bastano gli slogan “Va veloce” o “rock”, quando l’elettorato misura la credibilità dei candidati. L’immagine della candidatura.. era la continuità con Claudio ed è questo che ha pesato. Insomma non si può improvvisare un cambiamento difficile poi da sostenere».
Certo, Giuliano Pisapia non è Claudio Burlando nella percezione del centrosinistra milanese, ma la domanda resta: tutta questa continuità (#puntoeavanti) porterà invece fortuna alla vice sindaco uscente?
Devi fare login per commentare
Accedi