Milano
Processo blogger, il pm chiede un anno di carcere per Selvaggia Lucarelli
“Lucarelli va condannata a un anno di carcere, la sua versione di non avere partecipato alla trattativa per la vendita delle foto a casa Clooney non è verosomile”. E’ una requisitoria dai toni pacati quella del pm Grazia Colacicco ma le conclusioni tirate a 7 anni dai fatti sono cruente. “Tutti i reati sono pienamente provati, tranne quello di accesso e detenzione di codici abusivi per Soncini. Chiedo la pena di un anno e due mesi per Gianluca Neri, un anno per Selvaggia Lucarelli e dieci mesi per Guia Soncini”.
Il pm ammette che “non c’è la prova della ‘pistola fumante‘ che Neri si sia introdotto nella posta di Federica Fontana e poi abbia mandato le foto della festa della Canalis alla Lucarelli anche perché parliamo di una persona che sapeva come muoversi e qualche precauzione l’ha presa”, ma suo avviso c’è abbastanza materiale, tra sms, mail e testimonianze, per condannare tutti e tre.
Colacicco si “dispiace che Lucarelli non sia venuta in aula per sottoporsi a un esame in contraddittorio davanti a me” e però, aggiunge, “quando ha negato la trattativa per vendere le foto a ‘Chi’ non può dire una cosa vera perché altrimenti Giuseppe Carriere e Alfonso Signorini sarebbero responsabili del reato di calunnia”. E ancora: “Si difende dicendo che se avesse avuto qualche vantaggio da Neri ce ne sarebbe traccia nei suoi articoli. E infatti c’è, quando scrive sul suo blog del divorzio dell’attrice Scarlett Johansson di cui parla prima con Neri nelle conversazioni interecettate”.”Anche la versione data da Neri è impossibile – aggiunge il magistrato – dice di essersi procurato i gossip su 4chan (il contenitore americano di pettegolezzi, ndr), ma noi non abbiamo la prova di questi suoi accessi dal suo pc”.
Tra i messaggi più significativi, il magistrato cita quello in cui “Neri dice a Lucarelli che non sprecherà la parola ‘Canalis’ tra le sei opportunità che ha per indovinare la password della mail di Clooney” e quelli in cui i due parlano dell’account di Mara Venier (“Habemus Mara”, scrive lui e lei ribatte reclamando “tutti gli scheletri di Mara“). Inoltre, Colacicco ricorda che, quando si seppe delle indagini dopo le perquisizioni, “Neri suggerì a Lucarelli di dire agli inquirenti di avere ricevuto le foto dall’email giorgioclone61, cosa che poi effettivamente lei fece quando venne sentita come testimone”.
Dopo il pm, gli avvocati Marco Tullio Giordano e Giuseppe Vaciago hanno chiesto una provvsionale di 10mila euro per ciascuna delle due parti civili Elisabetta Canalis e Federica Fontana.
“Per quelle foto c’è stata una trattativa da diverse migliaia di euro – ha detto Giordano – che è pienamente provata. Questo tipo di reati ha gravi conseguenze morali per chi le subisce perché le persone non sanno di essere sotto controllo. Canalis lo ha saputo solo nel 2012 e, in quel momento, ha potuto pensare di essere ancora controllata”. Prossima udienza il 27 marzo: spazio alle difese e rinvio per repliche e sentenza.
Manuela D’Alessandro
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