Milano

Presidio al Pio Albergo Trivulzio: domani incontro tra inquilini e Tronca

8 Maggio 2024

Domani 9 maggio gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio saranno in presidio in via Antonio Tolomeo Trivulzio, in occasione dell’incontro tra i sindacati degli inquilini e Francesco Paolo Tronca, Commissario Straordinario del PAT.

Alle ore 16 è previsto il primo incontro di Tronca con i sindacati degli inquilini SICeT, SUNIA e Unione Inquilini. L’incontro è stato richiesto dai sindacati a seguito della decisione da parte dell’ente, autorizzata dalla Giunta regionale, di avviare insieme a Invimit SGR il processo di costituzione di un Fondo Immobiliare, cui conferire il patrimonio dell’ente.

Il Commissario Straordinario Tronca

Una delegazione di inquilini degli stabili dell’ente sarà presente di fronte al Trivulzio per un presidio di appoggio alla rappresentanza sindacale.

Gli inquilini e i sindacati riferiscono di essere estremamente preoccupati in quanto ritengono che la costituzione del fondo si configuri come un vero e proprio processo di privatizzazione del patrimonio, attuata tramite il conferimento della proprietà degli immobili ad un soggetto privato che istituzionalmente deve produrre un rendimento da ripartire ai soci investitori.

Secondo il SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e assegnatari) la gestione del patrimonio immobiliare dell’ente già oggi non è in perdita, e l’utile annuo a bilancio è di circa il 2,5%. I canoni nella maggior parte dei casi sono ritenuti dal sindacato tutt’altro che irrisori, e anzi spesso spropositati rispetto alle condizioni manutentive degli stabili.

Gli inquilini nella gran parte dei casi sono anziani e famiglie con redditi medio bassi, che già oggi fanno fatica a pagare l’affitto e che non reggerebbero ulteriori aumenti dei canoni, né sarebbero in grado di trovare altre soluzioni abitative a Milano o nell’area metropolitana.

Il SUNIA e gli altri sindacati dichiarano:

Conosciamo la grave situazione economica e finanziaria nella quale l’ente si trova, e le possibili ricadute sui lavoratori e su servizi essenziali rivolti alla città, ma pensare di risolvere i problemi di bilancio del Trivulzio scaricando i costi sull’inquilinato non solo sarebbe socialmente iniquo, ma non risolverebbe nemmeno i problemi strutturali delle gestione dell’ente. Contribuirebbe solo ai processi di espulsione dei residenti dalla città e in particolare dalle sue aree centrali, mutando la funzione di un patrimonio che se ben gestito potrebbe invece rappresentare un polmone di alloggi ad un canone sopportabile in una fase storica in cui i costi degli affitti privati sono in continua crescita e costringono tantissimi cittadini a non poter vivere a Milano e nei comuni dell’Area Metropolitana.

Gli inquilini del Pio Albergo Trivulzio hanno costituito insieme ai sindacati SICeT, SUNIA e Unione Inquilini un coordinamento per difendere i loro diritti,  esprimono la loro contrarietà alla costituzione del fondo e chiedono:

  • che prima dell’eventuale costituzione del fondo si apra un confronto con gli inquilini, le organizzazioni sindacali che le rappresentano e con i Comuni dove sono ubicati gli immobili, si prenda atto anche delle posizioni da loro espresse e ci sia in ogni caso la massima trasparenza;
  • che vada mantenuta ed estesa l’applicazione all’interno del patrimonio del Canone Concordato, procedendo fin da subito al rinnovo dell’accordo integrativo scaduto a fine 2020;
  • che i contratti scaduti vadano immediatamente rinnovati e che l’ente non modifichi unilateralmente le proposte contrattuali “ a canone libero” già accettate, come sta avvenendo in molti casi negli ultimi mesi;
  • che venga garantita una continuità amministrativa e di gestione dei servizi e delle manutenzioni in questa fase;
  • che siano applicati canoni equi anche per i contratti a “canone libero”, che prendano in considerazione l’effettivo stato manutentivo degli immobili.
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