Milano

Pio Albergo Trivulzio. Sindacati degli inquilini: “Sfratti inaccettabili”

25 Luglio 2024

Milano, 25 luglio 2024 – Sunia, Sicet e Unione Inquilini

Pio Albergo Trivulzio: la maggior parte degli inquilini non sono VIP, ma lavoratori e pensionati. Sfratti, disdette dei contratti e un terzo degli alloggi vuoti sono realtà inaccettabili.

“In questi giorni il PAT ha diffuso sugli organi di stampa informazioni parziali, in quanto riguardano solo una parte minoritaria dell’inquilinato, sulla presenza di soggetti ad alto reddito nei propri stabili e sul progetto di conferimento del patrimonio immobiliare ad un fondo immobiliare gestito da INVIMIT.

I sindacati inquilini, pur non sottovalutando la grave situazione economica dell’ente, fin dall’inizio hanno manifestato la propria contrarietà a questo progetto sulla base di concrete preoccupazioni: rischio di aumenti generalizzati degli affitti, sfratti delle famiglie, impoverimento finale dell’ente stesso.

Occorre fare chiarezza sulla composizione dell’inquilinato del PAT e sulle possibili ricadute sociali dell’operazione in corso.
Sono stati messi sotto i riflettori i casi di personaggi noti e con redditi non certo bassi che vivono in case dell’ente, pagando canoni che non riflettono gli attuali, altissimi, valori di mercato delle zone centrali di Milano. Questo rischia di dare una immagine molto parziale dell’inquilinato dal PAT e della vertenza sindacale in corso.

L’inquilinato del Pat è difatti composto sia da nuclei familiari, soprattutto anziani, con redditi medio – bassi, che pagano affitti a canone concordato in seguito a una serie di accordi sindacali susseguitisi negli anni, sia da inquilini che hanno partecipato a bandi e ristrutturato a proprie spese gli alloggi, spesso impegnando buona parte dei propri risparmi.
In entrambi i casi, con un aumento dei canoni e il mancato rinnovo degli accordi sindacali, che per lungo tempo hanno mantenuto canoni calmierati, non troverebbero una risposta sul mercato privato della locazione accentuando il fenomeno della gentrificazione e in molti casi l’emergenza abitativa.

I sindacati degli inquilini chiedono:

  • la sospensione del processo di costituzione del fondo e di conferimento degli immobili;
  • il rinnovo dell’accordo sindacale al fine di garantire la permanenza di tutti gli inquilini;
  • la sospensione di tutti gli sfratti, a partire da quelli per finita locazione, previsti dalle delibere dell’ente;
  • l’assegnazione con contratti a canone concordato degli alloggi vuoti: ad oggi è emerso che ben 340 alloggi sono tenuti sfitti;
  • l’assunzione di responsabilità, vera e concreta, da parte di tutti i politici che si stanno esprimendo a favore del Pat, con l’impegno degli stessi di reperire nei bilanci che stanno per essere votati in questi giorni (Comune e Regione) le risorse economiche necessarie da versare al Pat di modo da interrompere il processo di conferimento degli immobili;
  • la separazione della parte immobiliare del Pat, che comunque denota un rendimento attivo, dalla parte sanitaria che sicuramente ha un deficit non attribuibile agli inquilini;
  • il coinvolgimento attivo delle Organizzazioni Sindacali e del Coordinamento degli Inquilini.

Per tutti questi motivi il Coordinamento dei Comitati degli Inquilini degli stabili del PAT , il Sunia, il Sicet e l’Unione Inquilini indicono una conferenza stampa nel più grosso stabile dell’ente, in Via Bassi 22 (MM Maciachini), venerdì 26 luglio alle ore 10.”


Aggiornamento del 26 luglio 2024

Questa è la dichiarazione di Carmelo Benenti, Segretario Generale del Sunia Milano, in occasione della conferenza stampa unitaria dei sindacati Sunia, Sicet, Unione Inquilini e coordinamento comitati inquilini PAT.

Siamo molto preoccupati della tenuta dei conti del Pat e delle ripercussioni che potrebbero averne anche i lavoratori e i pazienti. Ma come Sindacato Inquilini crediamo che le scelte della politica sanitaria del Pat siano da tenere nettamente separata dal comparto locativo, che comunque è in attivo. Appare, quindi, prioritario interrompere qualsiasi tipo di sfratto giudiziario, procedere con piani di rientro per chi abbia delle morosità in corso, e procedere al rinnovo dei contratti di locazione attraverso il canale concordato in vigore a Milano, sottoscrivendo il nuovo accordo con le Organizzazioni Sindacali. Siamo, inoltre, molto preoccupati anche del fenomeno della gentrificazione che sta vivendo Milano e il suo hinterland: ad eccezione di pochi VIP che vivono nel più albergo Trivulzio, i più, nel caso in cui venissero attuate procedure di sfratto o aumenti significativi dei canoni, difficilmente troverebbero una ricollocazione abitativa nella città metropolitana.

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