Calcio

Parentesi Graffa: simpatia che porta via, dall’Inter

29 Maggio 2021

Non so se i tifosi dell’Inter sono contenti per l’addio di Antonio Conte, da allenatore della loro squadra del cuore.

Secondo me alcuni sì e altri no. Capisco i primi, che non ne possono più delle continue lamentele dell’allenatore durante tutta la stagione, fino ad arrivare alla lamentela più grande, che ha causato l’addio. Penso che nessuno metta in dubbio le qualità tecniche di Conte, i risultati parlano, ha portato la squadra a vincere uno scudetto che mancava da ben undici anni e questo in poco tempo, aiutato anche dall’assenza della rivale Juventus, che ha dominato per nove anni. Probabilmente avrebbe vinto lo stesso, ma non così facilmente. Non si può dire, però, che sia un esempio di simpatia, che sia riuscito a creare un’empatia con tutti i tifosi, a prescindere dai risultati. Ci sono, e ci sono stati, tecnici che hanno vinto meno, ma sono riusciti a conquistare il cuore dei tifosi, per modo di fare, per senso di appartenenza. Queste caratteristiche non gli appartengono e non gli sono mai appartenute, nemmeno quando allenava la Juventus, portata anch’essa a vincere per sua mano, dopo un lungo periodo di astinenza dai trofei che contano.

Non si può dimenticare la famosa dichiarazione (aprile 2015) che volgarmente recitava, riferendosi alla rosa della Juventus, che non si poteva pranzare con 10 euro in un ristorante da 100. Chiaro riferimento alla scarsa considerazione dei giocatori, che a quel tempo dovevano affrontare nuove competizioni italiane e europee.

La storia dice che ha avuto torto marcio, infatti il nuovo allenatore Allegri, con più o meno la stessa rosa, collezionò 5 scudetti e 2 finali di Champions League, con 10 euro banchettava nei più rinomati ristoranti stellati.

La storia dopo anni si ripete e il simpatico Conte incassa 7 milioni di euro e toglie il disturbo, perché ha paura di non riuscire più a vincere con la stessa squadra. Penso che un condottiero ami essere ricordato per il suo impegno, per il suo cuore, il calcio è fatto anche di questo, di passione, di vittorie, ma anche di sconfitte, l’importante è appartenere alla stessa squadra in tutto e per tutto, se ci sono queste caratteristiche il tifoso gioisce, se vince, ma è capace di perdonare, se perde.

Non credo che Conte riuscirà a catturare il cuore dei tifosi, vincerà  qualche volta perché è bravo, ma non sarà mai una bandiera.  La felicità per la vittoria dopo undici anni verrà presto dimenticata, anzi no la vittoria sarà ricordata, Conte un po’ meno, ma lui, con 7 milioni in tasca approderà in qualche altro lussuoso porto, fino a quando la convenienza non lo porterà ancora a cambiare per le stesse motivazioni… che non saranno di cuore. Se l’Inter riuscirà a togliersi qualche altra soddisfazione senza di lui, lo si ricorderà ancora meno.

Foto di Clément Bucco-Lechat by Wikimedia
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