Milano

Paola Turci: “La mia libertà è la musica”

13 Luglio 2016

I capelli arruffati e lo sguardo sbarazzino, Paola Turci ha un sorriso che riempie l’anima almeno quanto la sua voce quando canta. A Milano, a Palazzo Marino, ha partecipato alla presentazione della manifestazione “Il Tempo delle donne” che si terrà dal 9 al 11 settembre alla Triennale, organizzata dalla 27ma ora del Corriere della Sera. I temi della tre giorni sono “Amore e Sesso”, ma guardandola negli occhi comincio con il chiederle del Gaber che è in lei. Ha appena finito di cantare “Libertà è partecipazione” e si scioglie subito come in un abbraccio ideale per offrirti la sua idea di libertà. Che tornerà ancora parlando di sé e della musica, del suo libro e della voglia di tenere uniti l’amore e il sesso. Alza appena gli occhi e cerca lo sguardo lontano di chi per parlarle non usa neppure più una telecamera ma un semplice cellulare. Si divincola e si ferma con le parole, fa uno scatto in avanti e poi all’improvviso rallenta. Ha una inquieta bellezza interiore, stropicciata e colorata, un po’confusa e sgarrupata; ma quando canta, tutto trova una magica armonia. Cosi scopri che l’amore per lei è il romanticismo di una serenata, della musica felice che le sale da dentro. Un fottuto tramonto che la pervade, rendendola tanto più bella quanto maggiore è la sua (apparente) fragilità. Strizzata dentro una strofa ritmata dalle note di uno spartito: quelle della vita

La sua versione di “Libertà è partecipazione”

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