Milano

Paesaggi d’acqua: territori e risorse che hanno fatto la storia di Milano

11 Luglio 2018

L’animazione culturale della Centrale dell’Acqua di Milano trova espressione in un piano congiunto di attività Tra MM spa e la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il centro di ricerca di che si occupa della curatela scientifica, promuove un ciclo di sei incontri, legati al tema della sostenibilità e della risorsa acqua in vista della giornata Water Watch Summit del 31 ottobre 2018 che si svolgeranno in Via Cenisio 39, presso la Centrale dell’Acqua.

Gli incontri saranno moderati da Gianluca Ruggieri, Università dell’Insubria e Tommaso Perrone, Lifegate.

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Il primo incontro “Paesaggi d’acqua: territori, risorse e competenze che hanno fatto la storia di Milano – giovedì 12 luglio alle 18.30 presso la Centrale dell’Acqua di Milano” – trae spunto dalla pubblicazione dell’ebook Paesaggi d’acqua, Milano e dintorni a firma di Stefano Bocchi, Università degli Studi di Milano, Maria Antonietta Breda, Politecnico di Milano e a cura di Bianca Dendena, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.

Una testimonianza articolata dello sviluppo della città di Milano a partire dalle sue risorse idriche, sapientemente sfruttate e amministrate nel corso dei secoli attraverso un’originale modulazione del territorio circostante e un disegno urbano di cui ancora si vedono le vestigia. Uno sguardo analitico che abbraccia città e campagna, introdotto da una riflessione di Gian Domenico Romagnosi contenuta nell’eBook, giurista ed economista di spicco tra fine Settecento e Ottocento, sul concetto di bene comune, responsabilità e governance.

Del resto, la storia dell’uomo è indissolubilmente legata alla presenza dell’acqua. Questa risorsa, infatti, ha reso possibile tutte le attività connesse all’insediamento dell’uomo in un dato territorio, nonché la modulazione di questo per trarne sostentamento e ricchezza in un processo trasformativo biunivoco, dove l’impiego di sapienti competenze ha impresso nuove forme all’ambiente che hanno a loro volta consentito nuove modalità di accesso e utilizzo delle risorse, prima fra tutte la più preziosa: l’acqua.

Proprio questa capacità di instaurare un tale dialogo con il proprio territorio e le risorse in esso disponibili è un tratto distintivo dell’uomo che, al contrario delle altre specie viventi, non è riconducibile a uno specifico contesto ambientale ma è in grado, ovunque si trovi, di modificarlo per garantire le migliori condizioni di vita per sé e la propria comunità di appartenenza. Un dialogo che nel caso di Milano e delle sue acque trova un esempio di maestria tecnica con una storia di oltre mille anni che ha tracciato, prima, il paesaggio rurale rivoluzionando le scienze agronomiche attraverso interventi le cui vestigia sono ancora oggi visibili, e ha determinato, poi, la leva di crescita urbana grazie a infrastrutture e impianti le cui architetture disegnano paesaggi d’acqua articolati ed armoniosi che hanno suscitato in tempi antichi – e ancora suscitano – meraviglia.

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