Milano

Ottobre 2015, quando Pisapia disse: “Alle primarie non sosterrò alcun candidato”

29 Gennaio 2016

Ma insomma, è legittima o no la presa di Posizione di Pisapia a favore di Francesca Balzani? È politicamente “elegante”? È coerente con quello che diceva in passato. I sostenitori di Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino non hanno dubbi, in proposito, la risposta è negativa. I sondaggisti per lo più propendono per un’irrilevanza di questo endorsement, perché valutano che raggiunga solo una popolazione già convinta del fatto che Balzani sia la candidata di Pisapia, ma si lasciano uno spazio di dubbio e di imprevedibilità degli effetti. Chi invece è convinto della necessità/doverosità/legittimità/importanza del sostegno pubblico, arrivato ieri e che sarà ribadito domani, sono ovviamente i sostenitori di Balzani, il composito mondo che va da Stefano Boeri (tra i primi a chiedere al sindaco di schierarsi) a Paolo Limonta, a Gad Lerner.

“È davvero singolare l’accusa rivolta adesso al sindaco di aver mancato la parola data, dichiarando per chi voterà alle primarie. Ma quale parola? Ne trovino solo una che alludesse a un’impensabile neutralità di Pisapia”. Così scrive oggi proprio Gad Lerner sul suo blog, per rispondere ai tanti che puntano il dito sull’incoerenza di Pisapia. Ora, la presa di posizione di Pisapia a favore di Francesca Balzani è sicuramente legittima: il primo cittadino non vale più di altri, ma sicuramente non ha meno diritti. Anche la presa di posizione di Gad Lerner, sempre a favore di Francesca Balzani, è del tutto legittima. Così come cambiare idea e posizione in pubblico è legittimo, e in questa corsa alle primarie riguarda diversi candidati, basti pensare al Sala che in pieno Expo sfuggiva alle domande sul suo futuro politico con un laconico “non mi interessa”.

Quel che non convince, però, è la negazione dell’evidenza: tra i sostenitori di Pisapia and Balzani circola appunto la versione secondo la quale Pisapia mai e poi mai aveva detto ufficialmente che non avrebbe appoggiato alcun candidato. Un video del 6 ottobre, tratto da Ballarò, aiuta tutti a fare chiarezza (dal minuto 6 in poi, ma vale la pena di ascoltare l’intervista dall’inizio dove si elogia il valore della coerenza come assoluto). Che si può cambiare idea, linea e posizione: meglio rivendicarlo e spiegare perché, invece di negare la posizione di partenza.

 

 

 

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