Milano

Nel 2025 il campus dell’ Accademia di Brera traslocherà nell’ ex Scalo Farini

2 Febbraio 2024
Dopo sei anni di trattative entro febbraio ci sarà la firma del rogito per acquisire la proprietà dei nuovi spazi. Boom di iscrizioni anche dall’estero con un nuovo socio onorario d’eccezione: Bob Wilson

 

Milano– Dopo sei anni di trattative, entro il mese di febbraio, l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano, firmerà il rogito per trasferire alla fine del 2025, alcuni laboratori del campus universitario, nonché polo artistico d’eccellenza italiana, in alcuni spazi situati nell‘ex Scalo Farini. Una notizia che ha fatto registrare un boom di iscrizioni soprattutto dall’estero, anche alla luce del fatto che, Bob Wilson è diventato socio onorario, dopo il conferimento del diploma accademico honoris causa in Scenografia, perché, da quanto si apprende “ha contribuito in modo unico alla costruzione di una nuova poetica teatrale; ha disegnato spazi straordinari, espressione del pensiero scientifico moderno e della sensibilità dell’uomo contemporaneo. Ha concepito e resa operativa una messa in scena come Arte Totale, introducendo nuove modalità di visione scenica, ridefinendo i confini e i codici linguistici per comporre uno spazio “immateriale”, fatto di pura luce ed energia. Egli ha mantenuto sempre vivo il sogno di uno spazio “attivo”, luogo d’arte per tutti, non solo dal punto di vista puramente estetico, ma anche etico“, si legge nel comunicato ufficiale.

Dunque, il prossimo biennio si annuncia come un periodo denso di cambiamenti importanti che si concluderanno con l’apertura del nuovo Campus delle Arti, partendo dal trasloco di aule, mostre e laboratori per gli studenti. Per la transizione completa, ovviamente, sarà necessario molto più tempo.

A tal proposito, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024, il presidente Diego Visconti, ha così commentato: “Il problema degli spazi si è recentemente aggravato per lo sfratto esecutivo dei locali in viale Marche in gestione alla Città metropolitana — dove si tenevano i corsi di nuove tecnologie dell’arte e di design — e quindi gli studenti sono rientrati in sede. Abbiamo recuperato duecento posti fra il Centro studi Brera e la Mediateca di via della Moscova grazie al sostegno attivo della Pinacoteca, aiuto per il quale dobbiamo ringraziare il neodirettore Angelo Crespi“.

Una decisione, quella relativa al trasferimento, che è stata presa già nel 2022, con un piano che prevede di spostare parte delle attività di didattiche presso gli ex fabbricati delle Dogane e delle Poste dello Scalo, mettendo a disposizione 400 posti per lo studentato.

Ancora, lo stesso Visconti, “Finalmente, entro il mese di febbraio, avremo un passaggio davvero importante: la firma del rogito con cui diventeremo, dopo sei anni dall’ ideazione del progetto, legalmente proprietari delle nuove aree in cui ci trasferiremo, almeno in parte, entro la fine del 2025, compresa la scuola di restauro oggi con sede ad Arcore. Nei progetti della dirigenza di Brera il nuovo campus sarà visionario e globale e attirerà studenti, professori e artisti da tutto il mondo. È necessaria un’accurata pianificazione economico-finanziaria e un’altrettanto attenta strategia operativa“.

Saranno realizzati 17mila metri quadrati di spazi accademici e 10mila metri quadrati di studentato, proprio per far fronte alla richiesta di posti letto dei numerosi studenti fuorisede, altra criticità nella gestione delle matricole universitarie.
Queste competenze progettuali non sono all’interno dell’accademia e da qui nasce la collaborazione con il Politecnico per gestire investimenti che saranno nell’ordine di decine di milioni di euro nei prossimi due/tre anni. Ci stiamo attrezzando per migliorare le competenze gestionali ed amministrative della squadra interdisciplinare che supporterà la nuova struttura dell’Accademia di Brera”, ha concluso.

In arrivo importanti novità a livello organizzativo anche per la Brera 2.0. “In questa fase la direzione didattica, sta cercando di ottimizzare gli spazi di Brera come se si trattasse di un condominio dove deve prevalere uno spirito di condivisione“, come fanno sapere dalla Direzione.

 

 

 

 

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