Milano
“Nei Pronto Soccorso è saltato il filtro”
Mi scrivono da giorni. Messaggi, mail, whatsapp. Mi arrivano foto di pazienti con l’ossigeno tenuti su barelle da campo. Diversi Pronto Soccorso della città di Milano non ce la fanno più. Sono infermieri, OSS, tecnici di laboratorio. Esauriti, stanchi, travolti ancora una volta dall’ondata Covid.
Arrivano decine di pazienti in ambulanza, negli ospedali, con chiari sintomi Covid.
Non sanno più dove metterli. Molti sono vaccinati, altri no.
Vi riporto il tenore di quanto si scrivono all’interno di uno di questi nosocomi: “Segnalo con molta preoccupazione la situazione al cambio turno del 5 Gennaio, in cui ci sono stati consegnati 28 pazienti di cui 1 codice rosso, 13 Gialli e 14 codici verdi; su un universo complessivo di 67 pazienti, alle ore 15.46 in Pronto soccorso di cui 12 codici rossi, 25 codici gialli e 29 codici verdi e 1 codice bianco.
Si segnala che nella nostra area essendo 2 unità, avendo 14 pazienti con intensità di cure, e quadro clinico compromesso, faremo come sempre il massimo sforzo per assistere le persone con i massimi livelli e le nostre migliori forze.
Si segnala che attualmente non ci sono barelle fisiche, né spazi dove albergare oltre 9 pazienti Covid da visitare. Attualmente 5 sono in attesa di visita sulle barelle delle ambulanze. Come concordato ad inizio turno ho recuperato 7 barelle da campo, da utilizzare per assistere e accomodare i pazienti in arrivo e/o presenti in Pronto Soccorso”
A stretto giro il dirigente dell’ospedale di Milano città, risponde cosi: “Sono presente anch’io in Pronto Soccorso e penso tu sappia come ho ben presente la situazione. La situazione è ben nota a tutti, più volte al giorno sono in contatto con la Direzione e stanno cercando soluzioni ma penso possiate intuire quanto non sia semplice. Si stanno aprendo altri reparti Covid, trasformando reparti “puliti”, ma essendo questi ultimi pieni di pazienti, è necessario tempo. Il 118 è avvisato e riceve mie chiamate costantemente, ma sono sicuro siate a conoscenza come la situazione in tutta Milano sia esplosiva. Buon lavoro a tutti”
In un messaggio vocale, che mi viene recapitato, si afferma: “B e C sono nel panico. In Pronto Soccorso è saltato il filtro, esattamente come era successo nel Marzo del 2020. Ci sono barelle ovunque, ci sono 40 pazienti ammalati di Covid abbandonati nei corridoi, ovunque con bombole d’ossigeno. B e C erano terrorizzati perché avevano le barelle e le bombole d’ossigeno, dietro la porta[…] non riuscivano nemmeno ad uscire[…] Il dirigente ha fatto la sua dichiarazione di resa dicendo che non sa più dove girarsi, dichiarando di non poter più assicurare alcun filtro, che il filtro è saltato e che i pazienti sono da considerarsi tutti sporchi”.
Faccio presente che siamo al 5 Gennaio del 2022, e il 90% dei lombardi è vaccinato. Quanto mi viene indicato dovrebbe essere oggetto di un’intensa campagna mediatica atta a segnalare all’amministrazione pubblica che ancora una volta manca un piano pandemico, manca una capacità di reagire allo stress cui sono sottoposti, chi negli ospedali ci lavora.
Ho chiesto in Regione Lombardia che qualcuno mi aiuti a poter nuovamente sentire il Direttore Generale della Sanità e l’Assessore alla Sanità, Letizia Moratti.
Un dato su tutti: “Siamo come a Marzo nel 2020” dice uno degli operatori. Eppure sembrava che vaccini e Green Pass avrebbero dovuto scongiurare proprio quanto accaduto due anni fa. Ci ripetono, dal CTS alla Presidenza del Consiglio, che la situazione oggi non è uguale a quella del 2020. A smentirli, i fatti. E i numeri. Mai cosi tanti positivi, come oggi
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