Ambiente
Morti di tumore, mica di Covid
Sono deceduti, ormai più di dieci anni fa, mentre svolgevano le loro funzioni di operai specializzati all’interno della Scala di Milano.
Secondo il collegio difensivo del più famoso teatro d’opera del mondo, sarebbero morti non per l’amianto respirato all’interno del teatro, ma per quello respirato nell’aria inquinata della città, o a causa di alcuni elettrodomestici come il phone, che avrebbero provocato, dice ancora il pool di difensori, la sopraggiunta malattia. Imputati sono 3 ex dirigenti della Fondazione Teatro alla Scala: il sovraintendente Carlo Fontana, la Dott.ssa Rosaria Samoggia, e il Dott. Giovanni Traina, consulente esterno, più un quarto dirigente,l’ing. Filigheira,scomparso questa estate.
Tra i sospetti decessi determinati dall’amianto, ci sarebbe anche un lavoratore, dicono ancora gli avvocati del teatro, che era nato a Casale Monferrato per cui la malattia l’avrebbe contratta per questa ragione. E poiché dimostrare il rapporto di causa effetto tra la presenza dell’amianto in teatro, poi rimosso, e la malattia, sarebbe praticamente impossibile, sempre a detta del collegio difensivo, si deve dedurre che il mesiotelioma che ha provocato la morte di dieci lavoratori sarebbe stato provocato da tutto, ma non dall’amianto scoperto alla Scala.
Secondo i lavoratori e le associazioni presenti, invece, le dieci vittime altro non sarebbero che vittime sul posto di lavoro.
Il Pm M.Ascione, che ha svolto l’inchiesta sui decessi, nella mattinata del 27 Novembre, ha tenuto la sua arringa al Tribunale di Milano. Il Pm ha chiesto pene che vanno dai due anni e mezzo ai 7 anni. 7 sono stati chiesti per Giovanni Traina, consulente esterno del teatro, 5 anni per l’ex sovraintendente Carlo Fontana. Nelle stesse ore i lavoratori dello spettacolo, il sindacato Cub, insieme con il comitato salute e ambiente del teatro alla Scala, hanno manifestato il loro dissenso verso il comportamento dei responsabili del teatro. Secondo il Pm non sarebbe stato posto in essere il censimento, e l’adeguata bonifica all’interno del teatro già a partire dal 1986.
Abbiamo raccolto le dichiarazioni dei manifestanti. Perché sono morte 10 persone di cancro, ma queste morti non fanno rumore. Sebbene decedute a pochi passi dal celebre palco scaligero, palco della vita, nessuno ne raccoglie il silenzio disperato,e l’istanza di verità. L’eco di una giustizia violata, stride, con il richiamo alla responsabilità per la vicenda della pandemia da virus. Quasi ci fossero due pesi e due misure. Due verità distinte: l’una gridata, l’altra quasi silenziata. Con un unico comun denominatore: perché?
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