Milano
Montagnoli, Cub: “Espulsa la stampa dal processo sulla strage di Pioltello”
“È conforme a legge che nelle fasi preliminari di un processo possano non essere ammesse le parti civili e i giornalisti. Solo che fino ad oggi non era mai successo”.
Cosi il segretario nazionale della Cub trasporti, Confederazione Unitaria di Base, Walter Montagnoli, a Milano, nella sede della Fiera, in Via Scarampo in cui si sta celebrando il processo per la strage di Pioltello del 25 Gennaio 2018.
Un deragliamento del treno Cremona Milano, alle porte del capoluogo lombardo causato, secondo quanto sostiene l’accusa, dalla rottura di un fungo della rotaia nel punto di congiunzione, il cosidetto “giunto”.
Il giunto, recita un documento della Cub, è un pezzo che serve per unire meccanicamente due sezioni di rotaia che motivi tecnici legati al sistema di trasmissione dei segnali e sicurezza devono essere tenuti fisicamente separati. Garantisce la sicurezza se viene sottoposto a regolare manutenzione programmata. Proprio la rottura del fungo sarebbe la causa del disastro, afferma Montagnoli, che si dice amareggiato per essere stati espulsi dal processo “per quanto legittimo per legge, ma mai successo prima. Un comportamento che indica l’orientamento della corte, soprattutto dopo quanto accaduto per un’altra strage, quella di Viareggio”.
Polemico anche verso gli altri sindacati, a partire da Cgil Cisl e Uil “di cui non solo non si vedono le bandiere ma neppure il personale”
L’intervista
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