Milano
Milano: una città in via di guarigione
Oggi vi voglio parlare di Milano, di una città che, sebbene un po’ a rilento, sta guarendo da una grave malattia, una malattia che non la faceva crescere e che le impediva di respirare. Si è perso tanto tempo, è vero, ma ora la città sta pian piano ricominciando a mettere in atto tutte le sue funzioni vitali, soprattutto quella che la porterà ben presto da vecchia città a metropoli contemporanea.
Milano sta infatti dimostrando, da un po’ di tempo a questa parte, un’attenzione notevole nei confronti del cittadino, del visitatore, delle famiglie in genere, insomma parrebbe che si ascolti di più l’esigenza ormai fondamentale, di una necessaria e indispensabile migliore qualità della vita!
Milano ha messo in cantiere e ha già in parte realizzato, opere che, fino ad una decina di anni fa, sarebbero state impensabili sia per il disinteresse generale sia per quella abitudine tipicamente italiana di rimandare tutto “a domani” e lasciare i problemi in eredità all’amministrazione successiva salvo poi dire che l’idea però l’aveva avuta la giunta precedente…
Senza recriminare nulla in questa sede, mi piacerebbe, insieme a voi, poter fare una bella carrellata di ciò che la città sta producendo in fatto di vivibilità per gli abitanti e per i visitatori che, di Milano, stanno avendo, da un anno a questa parte, una percezione molto differente e certamente meno respingente.
Partendo dalle grandi opere, non posso non condividere la piena riuscita del progetto di Porta Nuova! Giuro che io, come architetto, inizialmente non avrei dato due lire a questa trasformazione, forse per ignoranza personale o forse per disinteresse nei confronti della città, la mia città, e un po’, a ragion veduta, per la sfiducia nei tanti cambiamenti promessi e mai realizzati!
Senza procedere in descrizioni puramente soggettive, mi permetto di riportare quello che dicevano sempre i miei professori in facoltà:
“La buona riuscita di un progetto non è tanto la bellezza dei palazzi e delle piazze che si andranno a creare, piuttosto la vivibilità e l’accettazione da parte della città e quindi degli individui che la abitano, di partecipare e usufruire della trasformazione stessa…”
Se poi, aggiungo io, l’accettazione arriva ancor prima della fine della realizzazione… Beh, si può dire di essere di fronte ad un grande successo urbanistico!
Del resto, in questa zona, si era di fronte ad un “vuoto” cittadino che non permetteva in alcun modo la percezione di quello che c’era e che c’è intorno percependolo solo come il “contorno” di un’area malsana, brutta, squallida e inutilizzata, talmente inutilizzata che per tantissimi anni qui (e chi è degli anni ’70 se lo ricorda) esisteva un Luna Park, il Luna Park delle Varesine. Ho certamente dei bei ricordi di bambina legati alle Varesine (così venivano chiamate informalmente), ma se riguardo oggi le foto di allora, ci sarebbe da mettersi a piangere nell’osservare l’estremo degrado in cui, appunto, questa zona versava.
Ora, con il progetto e il nuovo quartiere che Milano ci presenta, tutto quel contorno è diventato tesoro e la città è finalmente, non ha solo ricucito una ferita, ma pare aver addirittura cambiato pelle!
Personalmente non vedo l’ora che vengano realizzati, a compimento del progetto, i giardini di Porta Nuova, ancora parte del cantiere.
Un’altra grande opera ancora in fase di realizzazione è CityLife, la zona della vecchia fiera.
Per ora stanno ancora avanzando i piani dei tre grandi grattacieli previsti dei quali oggi possiamo vedere terminato solo il Dritto. Certamente anche quest’area, per quanto la fiera di Milano abbia abitato qui per tantissimi anni, non ha mai rappresentato un luogo di gran vivibilità… anzi.
Per gli abitanti, infatti, la fiera ha sempre rappresentato un problema funzionale ed estetico, sopratutto perché immersa e inserita in un quartiere residenziale di prestigio. Anche in questo caso non vorrei soffermarmi a dire se le residenze realizzate siano belle o brutte, se piacciano o non piacciano, quello che pare (e appare) è che la volontà di rendere quest’area tutta da vivere, certamente, non manca.
La fermata della MM5 Lilla “Tre Torri”, sbucando proprio all’ombra dei grattacieli, favorirà le attività commerciali del quartiere ed avendo reso possibile l’attraversamento dell’area (la fiera infatti non era percorribile se non al suo interno), porterà cittadini e visitatori a godere anche di ciò che c’è oltre!
Ma cosa c’è oltre? Tanti milanesi non lo sanno neppure! Io per prima, tante volte, mi ritrovo a guardare la mappa della città, mi ritrovo a scoprire Milano! Oltre al Velodromo Maspes-Vigorelli, da qui, preferibilmente in bici o anche a piedi per chi ama passeggiare (stiamo parlando di tratti percorribili al massimo in 20/25 minuti a piedi!), raggiungerete il Lido di Milano piegando sulla sinistra, oppure, verso destra, la fine di Corso Sempione per ammirare la prospettiva che si ha da questa direttrice verso il magnifico Arco della Pace, o ancora, potrete andare fino al nuovissimo Parco del Portello e vivervi un’area verde molto particolare e la zona circostante realizzata sul terreno della ex Alfa Romeo, il Portello appunto! E, per gli instancabili, dal Portello, oggi, è possibile, tramite un ponte, raggiungere il Parco Monte Stella, quello che ai milanesi piace ancora chiamare “la montagnetta di San Siro”.
Riducendo un po’ la “scala”, ma continuando a parlare di vivibilità cittadina, vorrei sottolineare alcuni interventi, dal mio punto di vista, molto importanti e di rilievo come la pedonalizzazione di Piazza XXIV maggio, a ridosso della Darsena, anch’essa vissuta dai cittadini e dai turisti con grande gioia dando a tutti oggi la possibilità di poter camminare senza sosta dalle Colonne di San Lorenzo fino lungo i Navigli, la pedonalizzazione e la creazione di una zona verde in Piazza Missori, la restituzione al quartiere di Via Morosini di un’area importante trasformandola nel “Giardino delle Culture” e la, più che prossima, pedonalizzazione di Piazza Castello che contribuirà a completare una delle più grandi aree pedonali di tutta Italia, da Piazza San Babila fino all’Arco della Pace!
Innovazione, natura e rispetto per i cittadini: sono queste le parole chiave che meglio descrivono la filosofia dell’Amministrazione della città da qualche anno a questa parte.
Dagli interventi più massicci ad altri apparentemente meno importanti, Milano si sta allineando alle altre città Europee dove il potere del guadagno parrebbe aver ceduto il passo al buon senso.
Ricordando a tutti che la grandezza e l’importanza di un’opera urbanistica non risiede solo nella sua reale dimensione, ma nell’utilità e nel benessere che apporta agli abitanti di una città, vi invito sempre a segnalare, a noi di manoxmano, novità, abbellimenti e trasformazioni interessanti che avete notato, che notate e che noterete, certamente, da oggi in avanti!
Insomma, partecipate alla città e forniteci sempre “buone notizie”!
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