Alessandro Maggioni - Foto Chiesa di Milano

Milano

Milano. Maggioni (CCL): “Non sarò io il nuovo Assessore alla Casa”

Dopo le dimissioni di Guido Bardelli è partito il totonomi per il nuovo Assessore alla Casa a Milano. Tra i più citati Alessandro Maggioni, che però ha detto di non avere intenzioni di assumere quel ruolo.

7 Marzo 2025

Guido Bardelli, ormai ex Assessore alla Casa a Milano, si è dimesso dopo le questioni che lo hanno coinvolto.

Si apre quindi una fase delicatissima che il Sindaco Beppe Sala dovrà risolvere velocemente per non interrompere il percorso del “Piano Casa“, ossia il piano comunale che punta a realizzare 10mila alloggi a prezzi calmierati in dieci anni.

Una nota del Comune, che esclude l’ipotesi che la delega possa essere mantenuta dal Sindaco, recita:

L’assessorato alla Casa è estremamente rilevante per la città di Milano ed è necessario garantire continuità nelle attività che si stanno portando avanti.

E su Bardelli spiega:

Per rispetto istituzionale, lunedì 10 marzo, l’assessore Bardelli intende spiegare i motivi della sua decisione al Consiglio comunale. Dopo, le sue dimissioni saranno formalizzate.

Il totonomi e la smentita di Maggioni

Alla luce di questa decisione è partito un totonomi sul successore di Bardelli. Uno dei nomi che circola è quello di Alessandro Maggioni, presidente del Consorzio Cooperative Lavoratori.

Maggioni ha però smentito questa possibilità con una nota stampa molto chiara.

Ecco le sue parole:

Leggo, da diversi articoli di stampa su altrettanti diversi quotidiani, che il mio nome sarebbe tra quelli in lizza per un ipotetico ruolo in Giunta di Milano.

Premettendo che fa piacere vedersi potenzialmente accreditato tra i soggetti per un ruolo prestigioso, ci tengo a smentire tali ipotesi. E lo faccio con la chiarezza che spero sia la mia cifra esistenziale e professionale.

Primo: la mia vita personale conta.

Secondo: ho l’onore di guidare un Consorzio Cooperativo – insieme a un gruppo di colleghi e colleghe unico – che ha non solo una reputazione solida e una storia di concreta imprenditorialità mutualistica, ma “interessi” delle cooperative associate e dei soci abitanti, da rappresentare. Questo lavoro, che mi consente anche di essere annoverato nella categoria dei privilegiati, mi piace molto e mi consente di essere libero.

Terzo: ho fatto, a tempo debito, l’amministratore locale. Ho imparato i fondamentali della politica – in un Consiglio Comunale e in una Giunta di un comune della provincia capendo poi il ruolo dei tecnici – e non ho pulsioni senili da narcisismo politico represso. La politica la conosco bene, mi piace, non mi astengo dallo starci appresso per lavoro e per passione, ma ora sono preso da altro.

Quarto, last but not least: riconosco ancora grande valore al senso delle parole. Tra queste cito qui la parola “istituzionale”. Essendo esperto delle cose della vita, mi ascrivo alla fazione di chi pensa che fare il rappresentante di legittimi interessi al tempo 1 e passare immediatamente a fare il regolatore di quegli interessi (se facessi l’assessore) al tempo 2, non sarebbe una cosa buona e giusta. Per lo stile delle Istituzioni, per il Consorzio Cooperative Lavoratori e per me.

Non rinuncerò mai, comunque, a dare sempre il mio netto e limpido contributo per una Milano che ha bisogno di ritrovare la sua anima.

Infine, una parola per l’assessore Bardelli, di cui mi onoro di essere amico da anni. Mi spiace che per una frase che – ex post – sia facile definire improvvida, venga totalmente messo in discussione. Quella frase non appartiene allo stile di Bardelli che, per me ma non solo, continua a essere una persona di grande spessore umano, civile e professionale.

 

Credits Foto: Chiesa di Milano

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi collaborare ?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.