Milano
Milano Fashion Week: per il prossimo Inverno, l’Uomo seduce con eleganza e naturalezza
Sulle passerelle italiane si parla di stile a tutto tondo. Dalla collezione “Paparazzi” di Dolce & Gabbana, passando per l’Uomo seducente e gentile di Giorgio Armani che incanta ancora tutti tra applausi scroscianti, fino alle creazioni avvolgenti e celebrative di Zegna
Milano- La Milano Fashion Week per le collezioni autunno-inverno 2025/2026 volge al termine e ci ha svelato su tutto un imprimatur: l’ Uomo per le prossime stagioni fredde vuole solo sedure con eleganza e in naturalezza. Lo racconta alla perfezione la collezione di Fay, celebre realtà d’eccellenza del Made in Italy che, in occasione della Milano Fashion Week, ha inaugurato una mostra fotografica dal titolo ICONICS, con ben quaranta scatti a firma di Michael Avedon, nipote del grande Richard, maestro della fotografia di moda. La location che ospita la rassegna è quella degli spazi de La Pelota nel quartiere Brera. Le foto sono state realizzate in collaborazione con James Dylan, anche egli nipote d’arte, ovvero della leggenda della musica Bob Dylan. Lo stile Fay, marchio cult che interpreta al meglio l’arte di creare giacche dai mille utilizzi ed all’insegna dell’eleganza, è stato immortalato dai due fotografi, in un viaggio che ha toccato metropoli come La Grande Mela, Los Angeles, Londra e Milano, nei momenti suggestivi dell’alba e del tramonto, offrendo rappresentazioni uniche di alcuni capi iconici di Fay, tipo il trench Morning o il Double Coat e il Virginia.
Da Dolce&Gabbana va in scena la collezione Paparazzi, ispirata alle vecchie glorie hollywoodiane
Alla sfilata Dolce&Gabbana Uomo autunno inverno 2025 /2026, per questa edizione della Milano Fashion Week, troviamo una miriade di Fotografi, pronti ad immortalare i modelli che calcano la strada. La collezione, intitolata, appunto, “Paparazzi”, presenta 69 creazioni, e si ispira al fotografo che nel film “La Dolce Vita”, seguiva e rubava scatti a Marcello Mastroianni, in perfetto stile anni ’60. Ed ecco cappotti dall’aria informale, ma dal taglio sartoriale ineccepibile. Mix di fantasie animalier, giacche in denim, t-shirt e pantaloni morbidi, blazer con pailettes e jeans modello cargo. La collezione narra, in modo suggestivo, una prima parte fatta di un’ atmosfera casual, un’altra invece, piena di lustri e clamore, come quella che si richiede per calcare il red carpet, nella Hollywood anni ’60. Chiudono lo show, tuxedo e completi in seta, impreziositi da vistosi inserti gioiello.
L’Uomo Emporio Armani è “Seducente”
Al centro della passerella del Teatro Armani, si erge imponente una insegna luminosa girevole che richiama lo store di Emporio Armani in via Manzoni 31 a Milano, rimodernato e riaperto a settembre 2024. Comincia lo spettacolo, e si vedono i primi modelli muoversi con in sottofondo una tormenta di neve, indossando volumi over e colori sgargianti come il verde acido ed il viola, su velluti da spedizione in montagna. “Sedurre è l’abilità di condurre a sé, di avvicinare. Seducente è chi pratica quest’arte sottile, fatta di parole, atteggiamenti e modi di vestire”, spiega la maison. “Seducente” è il titolo che Giorgio Armani dedica all’intera collezione, giocando magistralmente sull’utilizzo di velluti morbidissimi, filati iridescenti e maculati, broccati, inneggiando al fascino ipnotico ed irrinunciabile della cultura che passa anche dal bel vestire…Echi di uno stile dandy, si fanno largo senza ostentare cliché, testimoniando parentesi felici di una estetica raffinata ed immortale. La perfezione sartoriale diviene protagonista indiscussa, per i completi composti da tre pezzi, su velluti scivolati e luminosi, per una scala cromatica che corre veloce dal color tabacco al marrone intenso, al cognac. Il verde oliva e i ricami di fiori preziosi, ammaliano, così come pure gli orologi da taschino che penzolano sul panciotto, cravatte annodate senza alcuna sbavatura. I pullover in maglia sopra t-shirt sobrie. L’ampiezza felice dei pantaloni con pences e guanti impalpabili a riscaldare le mani. Giorgio Armani, nella sua prima sfilata della Milano Fashion Week (la presentazione della collezione Emporio, precede sempre quella di Giorgio) inizia a raccogliere l’amore del suo pubblico che lo saluta a fine spettacolo, con applausi scroscianti ricambiati da un sorriso pieno.
Miuccia Prada e Raf Simons celebrano l’istinto maschile
Miuccia Prada e Raf Simons, portano in passerella la collezione dal titolo Unbroken Instincts “Nell’istintivo possono rivelarsi una nuova raffinatezza e un’eleganza intima, selvaggia. I contrasti involontari danno vita a combinazioni inaspettate e seducenti, il corpo si veste libero dai vincoli della ragione”, commentano i due stilisti. Un istinto capace di superare la ragione, di appagare e permettere di seguire la propria indole. Giacche dal motivo check, doppi piumini con ancore, quadrifogli, su texani, e colori come l’azzurro o stampe floreali. Tessuti come la seta, la pelle lucida, la lana e il cotone che si alternano e incastrano in modo perfetto.
Giorgio Armani spiega ancora una volta al mondo cosa sia l’eleganza e quale legame inscindibile abbia con la gentilezza ed è ancora standing ovation in sala
Giorgio Armani spiega ancora una volta al mondo cosa sia l’eleganza e quale legame inscindibile abbia con la gentilezza. Il suo Uomo sale in passerella con cappotti lunghi ed estremamente avvolgenti, pantaloni extra morbidi con pences, e tanta tanta maglieria, piena di sperimentazioni e texture varie. Tutto è prezioso, dai velluti al cashmere come pure le sete, nei colori verde, blu, rosso intenso e bordeaux lucente. Tutto è versatile e decisamente portabile, ma all’insegna della libertà che non accetta costrizioni di sorta. Le giacche, così come pure le camicie regalano il confort ideale, come anche i gilet zippati, o i cappotti che sulla schiena recano una fantasia gessata da indossare con magnifici tuxedo, donando un tocco informale ma sempre al top dell’eleganza. Non manca una emozionante parentesi dedicata alla collezione Armani Neve che richiama le prossime Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Al termine dello show, la standing ovation tra il pubblico in sala, risuona fragorosa per un Uomo che conquista da oltre 5o anni con il suo genio creativo senza pari.
Una collezione Uomo autunno-inverno 2025/2026 quella disegnata da re Giorgio Armani che riesce a rendere perfettamente il concetto di stile inimitabile e proprio lo stilista piacentino di nascita, ma milanese di adozione, commenta così “La passerella per me è una proposta: la mia visione del momento attuale, che questa stagione, è particolarmente libera da costrizioni e convenzioni. E mi piace immaginare gli abiti che entrano nei guardaroba e nelle vite di uomini diversi per età e atteggiamento e che vengono interpretati da ciascuno secondo la propria personalità. Fare moda, per me, significa creare strumenti che accompagnano la vita, rendendola idealmente più bella e confortevole“.
Da Zegna si celebra il Conte Ermenegildo, il fondatore che nel 1963 realizzò il Vellus aureum, premiato come il filato più sottile del mondo
Un prato circolare a fare da passerella per la sfilata di Zegna, con otto maxischermo per permettere le proiezioni di greggi nella cornice australiana. A primeggiare la scena, l’attore John Turturro, modello per un giorno. La linea degli abiti appare decostruita e molto fluida, i volumi avvolgono, le proporzioni giocano e vincono in semplicità. Il motivi molto accentuati prince of Wales spiccano eleganti e irriverenti. La giacca viene rivisitata e riproposta in chiave montone, o in versione gilet nella versione jersey Oasi cashmere. I colori spaziano dal neutro, al verde marcio, color visone, rosso matto. I tessuti, come sempre, sono una garanzia di altissima qualità e bellezza, sofficissimi ed elegantissimi.
“Nel 1963 mio nonno Ermenegildo Zegna, il fondatore, istituì i Wool trophy awards in Australia per supportare gli allevatori nella loro ricerca della lana più sottile al mondo. Dal vello extra fine, ogni anno viene filata una fibra straordinaria, con la quale vengono tessute le stoffe più morbide e raffinate“, precisa Gildo Zegna, ceo del gruppo, con 2 miliardi di fatturato e quotato al Nyse. Vellus aureum, ancora oggi, regna sovrano nell’Olimpo dei filati d’eccellenza (fu chiamato così in onore del vello d’oro che Giasone fu costretto a strappare, e che era custodito nella Colchide, sotto la tutela di un dragone, salpando poi sulla nave Argo, ndr-). “Un filo intergenerazionale parte dal fondatore per questa collezione, alla quale lavoriamo sempre con un anno d’anticipo“, sono le parole del direttore artistico Alessandro Sartori. “Questa stagione, il guardaroba originale di Ermenegildo, il fondatore, è al centro dell’attenzione non solo per Vellus aureum, ma anche per le forme da lui predilette“.
Dopo la Milano Fashion Week, orai il testimone passa a Parigi!
Devi fare login per commentare
Accedi