Milano

Mercati precari generano lavoro precario

10 Ottobre 2016

La globalizzazione ha prodotto mercati frammentati, incerti, fragili. E di conseguenza anche il lavoro è diventato necessariamente incerto, insicuro. In una parola: precario.
È l’emersione di una verità che nessuno ha avuto ad oggi il coraggio di pronunciare con chiarezza e che il Presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca, invece, ha avuto la forza di portare sul palco durante l’Assemblea Generale di Assolombarda. “Il posto fisso non esiste più e quindi non ci può più essere il contratto a tempo indeterminato”. Non è una cosa da poco, perché mette a soqquadro un’intera generazione, una cultura: quella del posto fisso, della pagnotta certa, del companatico garantito per contratto. Con quest’ammissione, Gianfelice Rocca ha messo il dito nella piaga. È finita un’era, e quindi le condizioni stesse del contratto “senza fine”, su cui una generazione ha edificato l’architettura di un modello di società. Con il contratto a vita si poteva progettare un’esistenza di lungo periodo. Oggi questa condizione viene meno. Viene meno, anche se non per tutti. Il sistema bancario infatti mantiene le sue rigidità, formulando condizioni capestro per l’erogazione del credito; generando così una doppia discrasia. Alla gente comune si chiedono garanzie salariali che la realtà oggettiva nega, mentre le banche continuano a chiedere quello che il mondo delle imprese ( di cui le banche sono parte) affermano di non poter piu garantire. Investire nel futuro diventa sempre più un’incognita. Tornare indietro non si può e avanzare invece si deve, ma bendati e senza luce. Un’incognita troppo grande, perché le ingiustizie sociali non facciano presto o tardi la loro apparizione. Il jobs act potrà coprire ancora per poco questa condizione, garantita dal contratto a tutele crescenti. Sparigliando di nuovo il tavolo e innescando spirali di violenza.

Gianfeluce Rocca: capitale sociale, economico, estetico

Mercati precari, lavoro precario

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