Maroni: Lombardia “speciale”, la Lega Nord non è lepenista

“Voglio fare la storia”, “La Regione Lombardia è speciale ed in ragione di questo potremmo chiedere una legge ordinaria per trattenere il 50% del residuo fiscale in Lombardia cioè  27 Miliardi”.

“Regione speciale non vuol dire a Statuto speciale ma un qualcosa di mezzo negoziabile già  con la finanziaria di Novembre in cui il Governo potrebbe mandare un messaggio, un primo segno di buona volontà”.

Naturalmente occorre andare a votare e “spero siamo molto più del 5% dei lombardi” dice risondendo ironicamente a un giornalista.

“La lega Nord non è Lepenista, noi non siamo nazionalisti come la signora Le Pen. “Siamo stati rivoluzionari nel 1996, poi riformisti nel 2001, adesso puntiamo a muovere direttamente il territorio per ottenere quello l’ autonomia dal basso”.

Maroni ribadisce leggendo il quesito referendario del prossimo 22 Ottobre che” di fatto noi chiediamo un’autonomia nell’ambito dell’unità nazionale”

Parla di cultura win-win. “Con i 27 miliardi potremmo prestare il danaro alle regioni che ne avessero bisogno in cambio di accordi in cui singolarmente adottino misure di contenimento della spesa a partire dai costi standard”.

Sul voto elettronico la novità  è  che ci saranno 3 opzioni (si no scheda bianca) ma che dopo la prima volta in cui si schiaccia una delle tre preferenze potrà essere confermato il voto con un secondo click. Al termine della serata con un solo click si saprà  in tempo reale dopo un minuto quanti SI quanti NO saranno stati ottenuti (e quante schede bianche, ovviamente).

Il governatore svela così le sue carte presso gli uffici della Stampa Estera di Milano la sua strategia che vedrà  a partire da oggi cominciare una lunga campagna d’informazione. “Più  vanno a votare maggiore sarà la mia forza, una volta che andrò  a negoziare a Roma”.

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