Milano
Maroni: “Chiederò risorse aggiuntive al Governo, è una trattativa”
Su cosa si basa il prossimo referendum dell’autonomia in Lombardia? Perché votare si o no, oppure non andare al voto? A Milano, al Marriott Hotel, lo stato maggiore di Lombardia Popolare accompagnato dal coordinatore nazionale Maurizio Lupi, ha voluto incontrare il Governatore Maroni, rinnovando il proprio impegno per il SÌ al referendum ma anche confermando la sua solida alleanza con la Lega (di Maroni) per la prossima tornata che vedrà a Marzo esprimere i Lombardi per avere un nuovo Presidente alla guida della Regione.
Sfrondato da tutte le polemiche, questo giro di voto del 22 Ottobre, dice che stiamo parlando di soldi. Tanti soldi. Esattamente: 27.000.000.000 miliardi di Euro, 54 mila miliardi di vecchie lire.
Di qui il vero contendere tra le parti. Al Governatore (che infatti si risente) lo domando chiaramente: “La sinistra dice che il residuo fiscale non c’entra nulla con il referendum”. Lui risponde: “C’entra eccome: nel quesito è chiesta la competenza in alcune materie, nell’ambito dell’unità nazionale, con adeguata copertura”.
Anzi, come potrete vedere il Governatore lo dice chiaro. “È vero che su alcune materie avremo le coperture che sono pari alle stesse somme che Roma spende oggi; solo che se date a me i soldi io li so gestire meglio. E poi siccome si apre una trattativa, chiederò altre risorse aggiuntive”.
Risolta nei minimi termini questo è il contenuto del referendum: Volete che Maroni vada a Roma avendo dietro di sé qualche milione di lombardi, per chiedere i soldi che Roma di solito spende per alcune materie che sono concorrenti con quelle lombarde (e in alcuni casi no) al fine di dare al Governatore modo di stabilire come spenderli o risparmiarli? Maroni promette che lui li gestirà bene e fa fede – dice – la buona amministrazione lombarda considerata da tutti gli enti di verifica la regione meglio gestita. A questo aggiunge che – sempre avendo qualche milione di lombardi dietro di lui – chiederà anche altre somme di danaro per altre materie delle 23 previste.
Il referendum è questa cosa qua. Ai lombardi scegliere se giocarsi quest’opzione dando fiducia al loro Governatore oppure no.
Vi propongo quindi tre momenti dell’incontro avvenuto al Marriott Hotel di Milano.
L’intervista con il Governatore, quella con il coordinatore di Alternativa popolare Maurizio Lupi e l’intervento del presidente del Consiglio della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo che spiega le ragioni politiche e gli effetti di merito del referendum.
Lupi a proposito del residuo fiscale.
Il Presidente del Consiglio della Lombardia, Raffaele Cattaneo: il regionalismo nasce con Don Sturzo. Perché la democrazia nella cultura laico-riformista (socialista e liberale) e in quella cattolica nasce dal basso.
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