Milano

Scala, l’entusiasmo dei giovani per l’anteprima di Madama Butterfly

4 Dicembre 2016

La Prima della stagione 2016-17 del Teatro alla Scala è una rilettura drammaturgica moderna e coraggiosa della Madama Bufferfly di Giovanni Puccini, voluta dal maestro Riccardo Chailly e dall’audacia del regista Alvis Hermanis. Il pubblico scaligero la vedrà il 7 dicembre, giorno di sant’Ambrogio, il patrono di Milano, data tradizionale di apertura della nuova stagione.

Ma già stasera il trinomio Puccini-Chailly-Hermanis ha coinvolto 2mila giovani e giovanissimi presenti nel teatro progettato da Giuseppe Piermarini: in anteprima assoluta, dalle 18, hanno potuto assistere allo spettacolo in versione integrale e con lo stesso cast della Prima del 7 dicembre. Cio-Cio- San, Madama Butterfly e F.B. Pinkerton, i personaggi dell’opera scritta dai librettisti Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, portano in scena l’amore e le sue illusioni: un tema universale e senza tempo. Comprensibile perciò l’entusiasmo raccolto dall’iniziativa LaScala UNDER30, riservata a prezzo simbolico a ragazzi e giovani dai 6 ai 30 anni e sponsorizzata da Intesa Sanpaolo, che della Fondazione Teatro alla Scala è anche socio fondatore e non manca mai di fornire alle nuove generazioni occasioni di crescita culturale e intellettuale.

La “Prima della Prima” del 4 dicembre 2016 era un appuntamento molto atteso ed è stata un’occasione di autentica festa, con tanto di file notturne davanti ai botteghini pur di accaparrarsi un biglietto. L’allegria del giovane pubblico in coda sotto i portici e in attesa nel foyer del teatro, il tutto esaurito in platea e nei palchi è un bel segnale: contrariamente a quello che si dice sul disinteresse dei più giovani, rivela che i ragazzi non si tirano indietro se si trova il modo di coinvolgerli nella scoperta della tradizione operistica.

Peraltro, la gioiosa partecipazione dei giovani, come mostrano le video-interviste che abbiamo realizzato, continua a rendere giustizia a un’opera che proprio alla Scala ebbe un esordio travagliato nel febbraio 1904. In quell’occasione, una claque avversa, organizzata dai nemici del compositore, e la sorpresa del pubblico di fronte a un’opera cruda e innovativa suscitarono forti contestazioni. Puccini corse ai ripari e tre mesi dopo l’opera rielaborata ottenne al Grande di Brescia quel successo che l’avrebbe poi accompagnata sempre e in tutto il mondo. E proprio per un “atto di riparazione” verso Puccini, la Butterfly che apre questa stagione è proprio quella della prima versione scaligera, da inserire idealmente nel percorso di rilettera critica delle opere pucciniane intrapreso da Chailly già con Turandot e La fanciulla del West.

«Abbiamo dormito davanti ai botteghini ma ne valeva la pena». Lei è Marina di 18 anni, un sorriso bellissimo, lui il suo ragazzo: per portare lei alla Scala ha dormito con il sacco a pelo davanti ai botteghini ed è riuscito così ad accaparrarsi il prezioso biglietto.

Anna fa il liceo classico e non è la prima volta che viene in Teatro: «Sono affascinata da queste figure eteree».

Infine un tocco di ironia: forse Whatsapp avrebbe salvato Madama Butterfly? Chi può dirlo? «Ma certo noi dalla tecnologia siamo molto influenzati».

«È sempre un piacere osservare l’entusiasmo con cui i giovani rispondono alla chiamata di Scala Under 30, di cui Intesa Sanpaolo è sponsor convinto – ha commentato Vittorio Meloni, direttore Relazioni esterne Intesa Sanpaolo –. Lo stesso entusiasmo lo riscontriamo nei nostri giovani clienti e dipendenti, a cui la banca dedica attività specifiche. Non ci sfugge inoltre l’importanza di intercettare e fidelizzare nuovi pubblici, superando consuetudini e stereotipi». Intesa Sanpaolo è socio fondatore della Fondazione Teatro alla Scala e ha sempre manifestato una grande vicinanza allo storico teatro milanese. Lo conferma anche la presenza nel consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro alla Scala del professor Giovanni Bazoli, presidente emerito della banca, dopo esserne stato al vertice.

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contenuto sponsorizzato

Foto di copertina di Brescia e Amisano © Teatro alla Scala

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