Lavoro
Ma a Expo i lavoratori timbreranno il cartellino? A 72 ore non si sa
Mancano soltanto tre giorni all’inaugurazione dell’esposizione universale a Milano, eppure i dubbi sui diversi aspetti della gestione dell’iniziativa non sembrano placarsi. Pochi giorni fa la polemica sui presunti giovani bamboccioni con smentite, correzioni e rilanci.
Oggi però, oltre a parlare di varchi abusivi, quindi ingressi non controllati nel cantiere di Rho per gli operai a quanto pare non sotto regolare contratto, un’altra domanda resta sul tavolo: a che punto sono Expo Spa ma soprattutto le aziende vincitrici dell’appalto rispetto alla questione sicurezza?
Dopo aver promesso a Cgil, Cisl e Uil oltre duemila uomini al servizio dell’evento, All System (la stessa azienda che si occupa della sicurezza del Tribunale di Milano), Ivri, Ivri Servizi Fiduciari, Sicuritalia, Sicuritalia Group Service e Consorzio Prodest Milano sembrano aver fatto un passo indietro, comunicando che sorveglierà l’esposizione solo circa un migliaio di uomini: guardie giurate armate e quanti si occupano di quello che viene comunemente chiamato portierato. Inoltre, le assunzioni e i dettagli contrattuali per questi addetti non sono state ancora definite, nemmeno dopo la riunione che oggi pomeriggio si è svolta a Milano tra aziende, sindacati ed agenzie per il lavoro.
La perplessità maggiore della Cgil è legata alle turnazioni dei lavoratori della sicurezza. Sembra esserci infatti una tendenza nel settore di vigilanza che si sposerebbe piuttosto male con la gestione di un evento di così grande portata e cioè quella di allungare a dodici ore di lavoro le turnazioni dei dipendenti. Il sindacato ha perciò fatto presente la grande perplessità sull’orario di servizio degli uomini della sicurezza in Prefettura, nella speranza di trovare rassicurazioni circa l’impiego più massiccio di forze dell’ordine e militari.
Ma non è tutto; i lavoratori dell’Expo timbreranno il cartellino? La domanda posta così può sembrare cosa di poco conto ma come sostenuto dai sindacati, in primis la Cgil, ne va della tutela dei lavoratori e del sereno svolgimento dell’evento stesso, quindi anche della tranquillità dei visitatori. Come verrà gestita l’entrata e l’uscita di tutti i dipendenti? Secondo fonti sindacali, infatti, Expo Spa non garantisce la timbratura oraria dei lavoratori tutti, compresi gli addetti alla sicurezza. Insomma, il pensiero di ritrovarsi protetti da uomini che lavorino su turnazioni a dir poco impegnative e non obbligati perciò a trimbrare il cosidetto cartellino, a soli tre giorni dall’evento, non rassicura certamente i visitatori, ne mette in condizioni gli stessi lavoratori nello svolgere il loro compito con le giuste tutele. Di per sé il fatto di non assicurare la timbratura oraria ai dipendenti impiegati nei padiglioni è già un fatto grave, figuriamoci se riguarda anche chi dovrebbe assicurare la sicurezza altrui.
Resta inoltre aperta persino un’altra trattativa, quella legata ai servizi di pulizia, contrattualmente nelle stesse condizioni degli addetti alla sicurezza. Con la differenza che l’appalto alla cordata di imprese di pulizia è stato assegnato provvisoriamente solo da pochi giorni, in seguito a pressioni sindacali. Riusciranno a far brillare l’esposizione universale in 72 ore?
A precisazione dell’esito della riunione di oggi è arrivato il comunicato dell’agenzia Manpower, riportato qui sotto.
ManpowerGroup precisa quanto segue:
In data odierna, 27 Aprile, ManpowerGroup ha partecipato insieme ad altre agenzie per il lavoro ed Assolavoro , all’incontro con le Organizzazioni Sindacali promosso da Expo nell’ambito dell’osservatorio;
Nel corso di questo incontro ManpowerGroup ha fornito tutte le informazioni richieste relative le tipologie contrattuali adottate per i contratti di somministrazione
Per tutti i contratti attivati per la Expo S.p.A , è stato utilizzato, come previsto dall’accordo con le OO.SS a suo tempo sottoscritto, il CCNL del settore dei servizi;
Per tutti i contratti attivati per conto dei Paesi espositori sono stati adottati i contratti applicati dall’utilizzatore finale nel pieno rispetto della normativa vigente in Italia;
ManpowerGroup non si è sottratta al confronto né si sottrarrà purchè rimanga nell’ambito delle corrette relazioni industriali che hanno caratterizzato sinora l’osservatorio.
Alla vigilia di questo importante appuntamento per il Paese, queste inutili strumentalizzazioni contribuiscono ad alimentare solo disorientamento tra gli stessi lavoratori, nonché tensioni sociali e a creare situazioni di potenziale rischio sul piano della sicurezza.
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