Milano
L’omaggio di Milano a Maria Callas per il centenario dalla nascita
Tanti gli eventi celebrativi in onore dell’indimenticato soprano ad un secolo dalla sua nascita. In attesa del Callas day” del 2 dicembre con la presentazione del documentario “MYCALLAS” di Roberto Dassoni. Mentre, cinque grandi protagonisti della creatività la ritraggono tra arte, cinema, musica e moda, attraverso la mostra “Fantasmagoria Callas”. Tra questi anche Giorgio Armani che le dedica un meraviglioso abito rosso della collezione Armani Privè primavera-estate 2021
Milano– Maria Callas, all’anagrafe, Anna Maria Kalogeropoulos (New York, 2 dicembre 1923 – Parigi, 16 settembre 1977), soprano statunitense di origine greca, naturalizzata italiana e infine greca, ha da sempre coltivato un rapporto assai particolare con la città di Milano. Ovviamente vissuto da ineguagliabile protagonista dei palcoscenici musicali, ma anche dei salotti mondani meneghini.
Sotto l’ombra della Madunina, la cantante lirica, visse diversi anni, riscuotendo tantissimi successi con le sue esibizioni al Teatro La Scala, soprattutto negli anni ’50. Dunque, Milano, in occasione del centenario della sua nascita, che ricorrerà il prossimo 2 dicembre, rende omaggio a Maria Callas, con un calendario ricco di eventi artistici, mostre ed appuntamenti culturali, restituendo al pubblico, una immagine poco conosciuta ed ancora più capillare della personalità e del genio musicale della “Divina”, come è stata ribattezzata.
Il “Callas day”, il il 2 dicembre, vedrà, presso il Teatro La Scala, alle ore 17:30, la proiezione del documentario “MYCALLAS” di Roberto Dassoni: con le voci di molte delle persone che l’hanno conosciuta anche fuori dal palcoscenico.
Invece, sempre nella stessa data, le Gallerie d’Italia Milano inaugureranno la mostra «Maria Callas. Ritratti dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo»; alle 20.30 al Piccolo Teatro di Milano.
Da venerdì 17 novembre 2023, fino a martedì 30 aprile 2024, il Museo del Teatro La Scala di Milano, il soprano, con la mostra “Fantasmagoria Callas”, attraverso le opere di cinque grandi protagonisti dell’arte come: Giorgio Armani, Alvin Curran, Latifa Echakhch, Francesco Vezzoli e Mario Martone.
La mostra, a cura di Francesco Stocchi e con allestimento di Margherita Palli, si prefigge di approfondire, utilizzando i canali di comunicazione del cinema, della moda, della musica e dell’arte contemporanea, tutta la leggenda che ha saputo costruire la figura della cantante lirica, rivelando al pubblico alcuni passaggi della sua carriera stellare e della sua vita personale, davvero inediti.
La “Divina” sarà omaggiata con cinque progetti realizzati appositamente per l’occasione. Il re della moda, lo stilista Giorgio Armani, ha scelto un abito rosso, ricco di passionalità e forza, per personificare attraverso un vestito, la potenza stordente di una voce paradisiaca come quella di Maria Callas. La creazione è tratta dalla collezione Armani Privè primavera-estate 2021; ancora, il musicista e compositore Alvin Curran presenta una composizione molto originale dedicata alla donna ed al genio del bel canto; in tema di arte contemporanea, l’artista Latifa Echakhch, tocca il tema della “memoria”, proponendo una scena sospesa, come al cospetto di un sipario, in una cortina di perle attaccate ad una cascata di fili che fluttuano dal soffitto, plasmando tra il bianco ed il rosso, la figura della “Divina”. Francesco Vezzoli, racconta la poliedrica personalità del soprano greco, immortalata in sessantatré volti a mezzo laser su tela (fotogrammi in bianco e nero,tondi, e per citare le parole dell’artista,“ è il volto in scena e il volto di scena, è la Traviata anche quando non canta la Traviata”). Infine, il regista Mario Martone, presenta un cortometraggio interpretato da Sonia Bergamasco, per narrare la seduzione esercitata dalla Callas su Ingeborg Bachmann.
Insomma, non solo la leggenda di una delle artiste più geniali di sempre, ma anche il ritratto di una donna con una sensibilità fuori dall’ordinario, sempre in bilico tra le voragini affettive e le passioni irresistibili. Un’ anima pregna di amore per la musica, per la vita, pur in tutte le sue contraddizioni.
“Ci sono due persone in me. Mi piacerebbe essere Maria, ma devo vivere all’altezza delle aspettative della Callas. Ho scritto delle memorie. Sono contenute nella musica che interpreto. La sola lingua che possiedo…veramente.” Maria Callas, dixit.
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