Milano
Licenziati alla Diebold, presidio davanti Assolombarda
La Diebold è una multinazionale americana. Produce bancomat. E negli scorsi mesi ha acquistato la società concorrente: la Nixdorf. Che cosa ti aspetteresti se la tua azienda va sul mercato e spende 100 per comprarsi la società rivale?
Primo: che la tua società debba avere un certo agio economico e liquidità in pancia da spendere.
Secondo: che in questi riassetti societari il pesce grande ( chi compra) se proprio deve fare dei sacrifici tagliando sul personale, colpisca il pesce piccolo. ( chi è comprato)
Invece no. Questa è la narrazione di una storia all’incontrario. Ad essere licenziati sono i dipendenti della società acquirente.
Terzo: che se ti allarghi come azienda avendo il controllo di più bancomat avrai bisogno di più tecnici per la loro manodopera. Ma figuriamoci: anche in questo caso si è fatto l’incontrario. Stabilendo di ridurre i tecnici della madopera. Che infatti sono i più colpiti dai licenziamenti ( attualmente previsti in 15 unità)
Oggi quindi azienda e Fiom si sono incontrate, per la terza volta, nella sede di Assolombarda a Milano.
Al termine dell’incontro la società ha ribadito che ci sarebbero stati nei primi tre mesi 2 milioni di perdita nel fatturato e che segnali negativi ci sarebbero anche per il secondo trimestre. Di qui la proposta della società di rinnovare il lavoro per ancora 3 mesi fino a settembre e poi a partire da quella data dare il via alle procedure di licenziamento garantendo ai lavoratori 15 mensilità che li coprano fino alla fine del 2018.
Abbiamo intervistato un rappresentante della Fiom (Walter), e poi una dipendente Alessandra Brustolon
Alessandra Brustolon
Walter (Fiom Milano)
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