Milano

L’esame protestato e il diritto di scegliere

22 Marzo 2024

Lui si chiama Mattia Montalbano, vive in provincia di Monza e Brianza, a Roncello, alle porte di Milano, ed ha appena raggiunto la maggiore età.

Lo scorso anno, 2023,  in quarta liceo scientifico, decide di partecipare all’esame di selezione per poter ottenere il diritto d’iscriversi alla facoltà di Medicina una volta sostenuto l’esame di maturità. Prova di selezione, superata. Pochi mesi dopo, la doccia fredda. L’esame è da rifare. Circa 3500 candidati, dei 70.000 complessivi, vengono bocciati. Ricorsi al Tar, il tribunale amministrativo dà loro ragione. Cos’è successo?

È successo – sono parole di Mattia – “che i 3500 candidati bocciati hanno eccepito sulla modalità con cui sono stati calcolati i risultati.” L’esame infatti, svolto al computer, e dunque presentato con domande diverse per ogni singolo candidato, pare avesse un quoziente di difficoltà diverso, determinato anche dal tipo di domande. Ve n’erano infatti di più difficili e di meno difficili. La somma totale al momento del giudizio finale, calcolava anche questo genere d’incognita. I bocciati tuttavia ritengono di essere stati vittime di un incongrua modalità.

L’esito dell’impugnazione, determina tuttavia due diversi tipi di effetti: il primo è che la facoltà di medicina per coloro che si sono nel frattempo iscritti all’università, non può  revocare questo passaggio: e dunque ottengono di restare in facoltà. Vale anche per chi, in quinta lo scorso anno ed effettuata l’iscrizione  a Settembre 2023 (e  relativo pagamento) non può adesso essere rimandato al punto di partenza. Ma chi come Mattia era in quarta nel 2023 e nel Giugno del 2024 dovrà sostenere l’esame di maturità per poi iscriversi a settembre, ha invece perso il diritto di entrare alla facoltà di medicina.  Dovrà dunque sostenere nuovamente l’esame di selezione.

Il secondo punto, forse ancora più blasfemo, è che le modalità dell’esame sono state cambiate. Niente più computer con un criterio di selezione delle domande complesso e calcolato in percentili, ovvero fondato sulla valutazione delle qualità delle domande e del loro coefficiente di difficoltà. Con quesiti diversi per ogni candidato, selezionati in modo randomizzato.  Secondo il ministero dell’università,invece,  l’esame sarà fatto in modo cartaceo, con risposte multiple e con la facoltà per le due sessioni (28 Maggio e 30 Luglio 2024 ) di vedere pubblicate anticipatamente le 3500 domande per ogni sessione con relative risposte. Trasformando un test di selezione attitudinale in un test di tipo mnemonico. Imparo a memoria 175 domande, e relative risposte, a memoria, per i venti giorni antecedenti l’esame  e il giorno dell’esame ho ragionevole contezza di indovinare le risposte esatte. Senza studiare. Semplicemente imparando a memoria le risposte alle domande.

 

Mattia contesta il metodo scelto e la modalità posta in essere: lui quest’anno tra Maggio e Luglio deve anche preparare l’esame di maturità. Non che la cosa lo preoccupi più di tanto. Lo scorso anno oltre al test d’ingresso per medicina ha fatto anche quello d’ingegneria. Superato pure quello. “E quell’esame è inoppugnabile, il risultato è garantito anche per me che ero in quarta. Il Politecnico è stato più serio dell’Università Statale.” Tuttavia a Mattia non va proprio giù una cosa.  “Vorrei fare medicina – dichiara – perchè vorrei fare ricerca. Ci credo moltissimo e sono motivato perchè alcuni lutti hanno attraversato la mia famiglia, provocati da malattie oncologiche. Eppure in Italia farlo, pare un miraggio. Ho un passaporto anche canadese, da parte di madre. Potrei prendere un volo e andarmene dall’altra parte del mondo, studiare medicina lì, laurearmi e fare il ricercatore. Ti pare normale tuttavia che in un paese che è carente di personale medico e infermieristico, si tratti così chi ha superato un esame difficile, perchè quelli che non ce l’hanno fatta causano l’annullamento dell’intera selezione?

Finita l’intervista afferra lo zaino. È rappresentante d’istituto. Ha una riunione presso il proprio liceo.  “Ho appena finito di leggere – dice –  ‘l’interpretazione dei sogni’ di Sigmund Freud. Un libro veramente interessante.”

Sorrido e congedandomi non posso non apprezzare uno studente che nel suo tempo libero fa questo genere di letture.

“Ti suggerisco di leggere i casi clinici di Freud”, gli dico comunque ammirato.

Ripensandoci avrei dovuto dirgli di leggersi dello stesso autore “Psicopatologia della vita quotidiana” che così bene descrive la malattia endemica del nostro paese. Fare dell’ignoranza una ragione per colpire chi è più bravo. Punire il merito. E far passare per intellettuali, gli influencer.

 

Ecco l’intervista completa con Mattia

 

1 Commento
  1. In un paese che regala 1 miliardo alla superstizione religiosa con la scheda 8×1000 nella quale ci sono 9 culti e notoriamente becca tutto la cattolica, relegando AIRC alla scheda 5×1000 con altre centinaia di contendenti (tra i quali un altro 15% costituito da enti religiosi), fare ricerca è impossibile. Inoltre, lo stato laico finanzia la scuola privata usando i soldi che avrebbero dovuto andare alla pubblica, e la logica è la stessa: favorire il vaticano, che possiede quasi tutte le scuole/univ private e pure le più grandi strutture sanitarie, tra le quali spicca il “bambin gesù” che è EVASORE TOTALE E TOTALMENTE INVISIBILE AL FISCO senza che ci sia un valido motivo. Infine, sempre “grazie” alla cattodemenza in parlamento è ancora illegale fare ricerca sulle staminali embrionali. Gli converrebbe fare l’esame di ammissione a Teologia, con tesina sul pool genetico dei discendenti di Adamo ed Eva

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