Milano

L’alleanza preziosa tra Milano e la scienza

3 Agosto 2015

Dall’incontro fra cinema e scienza, nasce a Milano un documentario su uno degli argomenti di frontiera della biomedicina, realizzato da una scuola di lunga tradizione, che ha saputo unire la formazione teorica all’attività produttiva, anche nel campo della documentaristica. Presentato lo scorso 14 luglio allo spazio Ex Cobianchi, “Epigenetica – Come il nostro corpo memorizza il mondo” è frutto della collaborazione fra la Fondazione Milano – Civica Scuola di Cinema e il progetto bandiera del CNR Epigen, che coinvolge 70 gruppi di ricerca su tutto il territorio nazionale ed è diretto da Giuseppe Macino, dell’Università La Sapienza di Roma.

Per il giovane regista Paolo Turro, appena diplomatosi alla Civica Scuola di Cinema, e le due autrici, Cristina Coppari e Noemi Punelli, confrontarsi con un argomento così complesso non era prevedibile né scontato. «La sfida è consistita nel volgere in una forma divulgativa e accessibile i temi della ricerca e nel far emergere il lavoro degli scienziati come un atto profondamente creativo» ha spiegato Paolo Turro. «Per ottenere questo risultato abbiamo scelto la metafora del gioco».

La Civica Scuola di Cinema si conferma così punto di riferimento all’avanguardia nella produzione audiovisiva, aperta a nuovi linguaggi e alla collaborazione anche con realtà apparentemente distanti, come quella dei laboratori di ricerca. La consulenza degli scienziati è stata infatti fondamentale, e non è un caso che per la realizzazione dell’opera sia stata scelta Milano, città che vanta una tradizione scientifica lunga e solida, i cui protagonisti non di rado sono stati al centro di confronti aperti e schietti con l’opinione pubblica, specie in campo medico.

Sebbene questo aspetto della città emerga raramente, e non sia percepito come caratterizzante, Milano è (anche) una città della scienza. Nel variegato panorama della ricerca italiana, con aree di eccellenza e altre di assoluta arretratezza, Milano spicca fra le prime e annovera alcuni degli istituti scientifici più produttivi. La qualità degli scienziati che si sono formati qui, o che hanno scelto questa città per svolgere la loro attività, è altissima, come testimonia anche il loro ottimo posizionamento nella classifica dei ricercatori più influenti a livello mondiale, stilata dall’Istituto Thomson Reuters. Un paio di anni fa, il sito scienzainrete.it ha analizzato la presenza milanese all’interno dei progetti finanziati dall’Unione europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, scoprendo che Milano ha una capacità attrarre progetti e fondi pari a Barcellona o Berlino, piazzandosi sesta città in Europa.

Le statistiche del programma Horizon2020, che indirizza e la ricerca scientifica europea fino al 2020, sono ancora provvisorie. Eppure già oggi, se si esclude il CNR – che ha centri di ricerca su tutto il territorio nazionale – il primo istituto scientifico italiano per numero di progetti approvati e finanziamenti ricevuti è il Politecnico di Milano (41 progetti, per un totale di 18.281.349 euro). Non solo: è milanese il 16 per cento di tutti brevetti europei depositati dall’Italia nell’ultimo decennio. E forte di questo, la città si è recentemente candidata a ospitare una sede della Corte europea dei brevetti.

Sono dati contano per l’intera città. Non solo perché i risultati della ricerca incidono sulle tecnologie che usiamo, su come ci curiamo, su come vivremo fra cinque o dieci anni: questi aspetti sono ben noti e i milanesi ne percepiscono l’importanza. La prova è nello straordinario successo di manifestazioni come La notte dei ricercatori, sempre affollatissima, o di realtà come il Museo della scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci e quello di Storia Naturale. Al grande pubblico sono invece meno chiare le ricadute che i laboratori della città possono avere per le imprese, e quindi per l’occupazione, il benessere e l’economia cittadina. Per il tessuto economico che la caratterizza e la circonda, Milano ha la possibilità di realizzare quell’alleanza fra scienza e mondo produttivo che in diverse realtà internazionali ha rappresentato un volano efficacissimo per lo sviluppo, e un attrattore importante di finanziamenti. Con la ripresa in arrivo, è un’occasione che non va persa.

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