Milano

La facciata di Cerri in attesa della metro: la nuova Linate si presenta a Milano

3 Maggio 2018

Linate si rifà il look e dopo i primi lavori di rinnovamento avviati la scorsa estate si presenta oggi alla cittadinanza con una festa di inaugurazione alla presenza del presidente del gruppo SEA, Pietro Modiano, e del sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala, insieme ad un presentatore d’eccezione, Nicola Savino. Il presentatore delle Iene era a casa: «Son cresciuto a Metanopoli, il rumore degli aerei che atterravano qui, proprio qui, ha accompagnato la mia infanzia». Una storia lunga, quella di Linate, che oggi si proietta nel futuro con caratteristiche profondamente nuove.

Entro il 2020 SEA, infatti, riconsegnerà alla città un aeroporto del tutto rinnovato, e collegato alla città direttamente dalla nuova Linea 4 della Metropolitana. «Oggi inizia il nuovo capitolo della storia di Linate, potremmo dire quasi una nuova Linate» ha affermato Pietro Modiano, Presidente SEA. «Per questi lavori l’aeroporto non si è mai fermato, e di questo dobbiamo ringraziare il lavoro degli oltre 100 colleghi impegnati nell’opera».

Il taglio del nastro per la nuova Linate. Da sinistra: Pietro Modiano, Beppe Sala e Vito Riggio (ENAC)

La prima parte del progetto Nuova Linate è infatti stata completata. L’aeroporto, che aspettava il restyling da più di vent’anni, ha finalmente una nuova bianca e luminosa facciata pensata e progettata dall’architetto Pierluigi Cerri. «Il mio intervento è basato su due regole che ne definiscono la riconoscibilità: la precisione, per rapporto alla funzionalità, e la semplicità che è la misura di tutto il progetto» – ha commentato l’architetto, motivando la scelta del bianco per la facciata dell’aeroporto, colore che contiene in sé ogni sfumatura e che disegna una struttura viva e mutabile, mai statica e immobile. La parte vetrata è composta di 780 lastre. Per la pensilina sono stati utilizzati circa 250.000 kg. di travi di acciaio e 25.000 bulloni. La facciata è composta di 1.500 lastre di corian.

La moderna porta d’accesso dell’aeroporto, biglietto da visita della nuova Linate, è stata realizzata in soli sei mesi grazie al lavoro di un centinaio di persone tra i lavoratori SEA e quelli delle venti imprese coinvolte. Un terzo dei lavori si è svolto di notte, proprio perché l’aeroporto ha scelto di non fermarsi mai da quando i cantieri sono stati aperti.

In questo primo step di lavori, però, non è stata solo realizzata la nuova facciata, ma è stata rinnovata anche la zona arrivi dell’aeroporto e quella di ritiro dei bagagli, insieme alla costruzione di una nuova Vip Lounge, la “Leonardo”.  La sala oggi, ricollocata in zona diversa di Linate, ha così la capacità di accogliere 90 passeggeri in un contesto arredato con modernità e arricchito da importanti opere d’arte di Helidon Xhixha e Alessandro Busci, già in mostra negli aeroporti milanesi.

La nuova Vip Lounge Leonardo della nuova Linate

L’investimento previsto per questa prima fase è stato di 8,3 milioni di euro, di cui 3 milioni utilizzati per realizzazione della nuova facciata. L’assemblea degli azionisti del gruppo SEA, prima della cerimonia inaugurale di oggi pomeriggio, ha approvato il bilancio del 2017. I principali risultati del Gruppo rispetto al 2016 sono migliorati, con ricavi della gestione pari a 697,7 milioni di euro (+6,8%) e un EBITDA in crescita del 10,1% al netto di componenti di ricavo e costo non ricorrenti: 243 milioni di euro incluse le poste non ricorrenti (3,7%). L’utile netto registrato dal Gruppo è pari a 84,1 milioni di euro, in diminuzione del 10,2%, al netto delle poste non ricorrenti l’utile cresce del 24,4%. La posizione finanziaria netta si attesta a 508,9 milioni di euro, in miglioramento di 20,5 milioni di euro. Un buon anno per l’azienda, visto che i volumi di traffico sono aumentati del 9,0% per quanto riguarda i passeggeri e del 7,1% per le merci in confronto a medie nazionali rispettivamente pari +6,4% e +9,2%. I risultati conferma il presidente Modiano «sanciscono la chiusura della lunga fase difficile iniziata nel 2008 con il dehubbing di Alitalia e l’avvio di una fase nuova, nella quale il sistema aeroportuale milanese nel suo insieme e la sua società di gestione puntano legittimamente a collocarsi su livelli di eccellenza in Europa». Poi, aggiunge Modiano, «c’è un numero di cui sono particolarmente orgoglioso, ed è quello relativo al debito che cala». Gli fa eco il sindaco Sala, quando conferma che «è finita la fase in cui Milano sembrava dover scegliere tra Linate e Malpensa: la città cresce con entrambi questi importanti aeroporti».

*contenuto sponsorizzato

 

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