Milano
La Milano senza muri, in marcia: sono centomila
È stata una giornata appassionata e colorata, con pochissimi momenti di tensione. La giornata ” Insieme senza muri” è andata oltre ogni ragionevole attesa. Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali in Comune a Milano ne è il vero artefice. E quando attorno alle 17 lo intervisto, è stravolto. Disidratato. E con qualche sassolino appena tolto dalle scarpe. Ce l’ha con Salvini e non fa nulla per nasconderlo neppure sotto il palco.
C’è Gino Strada e Susanna Camusso, c’è il segretario regionale della Uil Danilo Margaritella che parla a nome della triplice, e c’è il sindaco Beppe Sala che si dice “quantomai orgoglioso”.
Ma una persona in particolare mi colpisce più di tutte le altre. È Emma Bonino. È stanca e si vede. Dal palco parla quasi rannicchiata, leggermente ingobbita. La malattia l’ha debilitata con il tempo, pur avendo vinto la patologia che l’ha colpita. Mi sorprende la sua volontà di esserci. Mi colpiscono le sue scarpe basse e semplici, mi colpisce questa donna che è stata sui palcoscenici politici di tutto il mondo che malgrado la fatica, non flette mai dalle sue posizioni. Un esempio di abnegazione. Lei con le sue movenze lente e il suo turbante. E questa voce che con il tempo resta forte anche se più flebile.
La manifestazione è stata tanta cose. Un modo per far capire che l’accoglienza è nel DNA della città di Milano. Un modo per far capire che un’altra idea di mondo è possibile.
Ecco di seguito i contributi: Beppe Sala Sindaco di Milano
Pierfrancesco Majorino Assessore alle politiche sociali
Susanna Camusso segretaria Cgil
Danilo Margaritella segretario Regionale Uil
E poi c’è un’altra donna: Emma Bonino
Gino Strada, contro mano, come sempre: attacca Giorgio Napolitano, Umberto Bossi e Gianfranco Fini, estensori dell’attuale legge sull’immigrazione, Marco Minniti e Andrea Orlando definiti “razzisti”
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