Costume
La Milano Fashion Week si chiude con l’oro di Armani e debutti da ricordare
Cala il sipario sulla settimana della moda di Milano per la primavera-estate 2023, con la consueta sfilata conclusiva di Giorgio che regala uno spettacolo di luce dorata. Non mancano debutti importanti come quello di Andrea Incontri da Benetton e conferme degne di nota come per la Scuderia Ferrari
Milano– La settimana della moda femminile per la prossima primavera-estate 2023, volge al termine, ma prima di chiudere i battenti, ci regala gli ultimi fremiti di bellezza ed emozione che si faranno ricordare.
Da Giorgio Armani, ci si imbatte in una dimensione di armonia ed eleganza appaciate che sfolgorano d’Oro.
Già, proprio il Fil d’or, è il motivo principale di tutta la collezione firmata dallo stilista piacentino, che al termine della presentazione, riscuote una ovazione commossa e piena di consensi da tutto il pubblico presente in sala, che ne celebra spessore umano e genio artistico.
Tutto si svolge all’insegna della misura, in perfetto equilibrio tra il gusto estetico personale e le esigenze di diverse tipologie di donne che possono trovare nei suoi capi di abbigliamento, un’occasione per poter valorizzare la propria essenza femminile ma dinamica, senza mai sentirsi fuori luogo.
Tutte le sfumature gold, percorrono dalla testa ai piedi la figura che si veste di luce preziosa anche negli accessori, con dettagli abbaglianti. Soprabiti luccicanti, lunghi, leggerissimi; giacche morbide che danzano su pantaloni sarouel, o su gonne long dress o midi, fruscianti e satinate. Look versatile sia di sera che di giorno, abbinandolo a sandali in cuoio minimal.
Non mancano i colori storici amati da Re Giorgio, come il viola che si fonde con il blu pieno e gli irrinunciabili richiami orientali, che si dipanano fluttuanti in mandala ricamati di perle e frammenti di cristallo.
Per ricreare un’atmosfera di relax e positività, la location è allestita con canne di bambù rigorosamente dorate.
L’accessorio in più, destinato a diventare un must per la primavera-estate 2023, è la collana, maxi, creata in raso di seta a fantasia che ricalca i colori dei vari capi.
Non solo. Le frange ad incorniciare tute di seta o slip dress, donandogli movimento e leggerezza. Spazio anche alle varie nuances del marrone, per sostituire il comodo nero, e sperimentare mix caldi in una quotidianità meno ingessata dalle sicurezze del passato. Infine, anche la canottiera, da Armani, diviene un pezzo importante da indossare con un poncho di tulle quasi invisibile e costellato di punti luce raggianti.
Ad applaudire Giorgio Armani anche Cate Blanchett, da molto tempo testimonial del brand milanese, ma anche Irina Shayk e Lauren Hutton, rimaste entusiaste dello show.
Debutto di Andrea incontri da Benetton e trionfo dello street wear sulle altre passerelle, tra cui quella di casa Ferrari
“Compiere una mutazione generazionale sulla scia della tradizione” è l’obiettivo primario perseguito dallo stilista Andrea Incontri che debutta alla guida di Benetton. Sulla passerella allestita nello store di Corso Buenos Aires , i capi che sfilano su scale mobili, portano una primavera-estate 2023, al gusto della frutta, in allegria, leggerezza e modernità. Mele, pere, ciliege rivisitate in chiave pop, si alternano a righe colorate ed irriverenti su tutta la maglieria di un marchio storico del Made in Italy.
Mariacarla Boscono, sfila da guest star per la collezione firmata dal brand Ferrari, in scena al Teatro Lirico di Milano, dove si ammirano capi dinamici e futuristici ma anche facilmente indossabili, creati dal designer Rocco Iannone.
Tripudio di colori da Fendi ed Alberta Ferretti. E per questa Milano Fashion Week, ritorna anche un nome storico della moda che conta, raffinata ed elegante, come Luisa Spagnoli, che presenta una donna esuberante e proiettata alle prossime vacanze estive, colorata e piena di vita.
Donatella Versace, riporta in passerella Paris Hilton e Gucci celebra la diversità inclusiva, facendo sfilare coppie di gemelli. Lo stile street wear vince su rigidi protocolli di un guardaroba che si evolve proprio come il nostro modo di essere e di pensare, senza grandi schemi e sovrastrutture a cui rimanere cocciutamente incatenate. Provare per credere!
Arrivederci Milano, alla prossima!
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