Milano

La Lectio magistralis di Giacomo Rizzolatti alla politica

20 Settembre 2017

Quando attacca a parlare scende un silenzio assoluto. In quell’aula in cui di solito chiunque prenda la parola viene ascoltato al massimo da pochi colleghi e qualche giornalista.

Quando però parla un uomo che ha lambìto, con la sua semplice genialità, un lembo di Dio, il silenzio arriva da solo.

Giacomo Rizzolatti ha vinto il Premio “Lombardia è ricerca”. Un milione di Euro che gli sarà  consegnato alla Scala il prossimo 8 Novembre durante la Giornata  dedicata alla Scienza, in ricordo di Umberto Veronesi. Rizzolatti è il direttore del dipartimento di neuroscienze di Parma ed ha una collaborazione con l’Università San Raffaele di Milano.

Quando prende la parola ricorda per cosa è  diventato famoso e per quali motivi molti di noi lo conoscono anche senza conoscerlo. “I neuroni a specchio” sono l’esito di una sua lunga ricerca. E hanno dimostrato una cosa: se l’essere umano incontra un altro essere umano la sua empatia gli consente di sentire cosa prova l’altro da sé. Se vedo una persona stesa per terra che è  dolorante, io provo lo stesso dolore. È  la conoscenza per empatia. È  Lo psicologismo di Husserl, cui il professore dice di ispirarsi, che Frege,  altro filosofo tedesco, a lungo gli contestò. C’è un passaggio che vi propongo in cui il professore dice: questa ricerca dimostra che con l’empatia si possono influenzare i comportamenti delle persone. Il nazismo è  nato per la capacità di generare questa empatia tra simili e la stessa empatia ha potuto poi modificare la percezione dell’altro e superare la (sotto) cultura nazista. La ricerca ha scientificamente dimostrato che considerare l’altro simile a sè, sul piano razionale e su quello emozionale, può avere effetti molto positivi, specie per chi è malato.

In quel momento Maroni, uomo che ha percezione politica, ha avuto una contrazione sul volto. Il corpo ha parlato al posto delle parole. L’unico che è uscito dall’aula mentre parlava Rizzolatti è  stato il capogruppo dei Cinque Stelle Stefano Buffagni. Quando è  rientrato ha fatto una filippica al Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo per “lo show con tanto di giornalisti” e per “l’inopportuna gestione dell’aula” tutta tesa “a favorire il Governatore Maroni.” Se avesse studiato  Husserl e Frege, e prima ancora Hegel e Kant, avrebbe capito che gli è stato offerto un gigantesco assist politico-culturale-scientifico per polemizzare con i suoi avversari. Bisogna essere all’altezza, però. E guardando dal basso, spesso non si ha la giusta prospettiva della realtà.

Il Prof Giacomo Rizzolatti interviene in aula. L’essere simili, la scienza, il nazismo, la ricerca

Come la ricerca aiuta al superamento delle patologie

Hegel e Kant? No, la mia ricerca è vicina a  Husserl

 

 

 

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