Milano
La Fondazione Feltrinelli rende omaggio a Camilla Cederna
Acuta osservatrice che sdoganò il giornalismo investigativo al femminile nel nostro Paese
Milano – Da oggi fino a domenica 14 maggio, presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli va in scena la quarta edizione di “Che Storia!“. Un Festival dedicato al contrasto che esiste tra il concetto di democrazia e quello di assolutismo, in una perenne battaglia dialettica tra ciò che anima il potere e quello su cui si fonda, invece, la verità nella sua linearità.
Una carrellata storica del ‘900, attraverso tributi doverosi rivolti ai protagonisti di scelte civili coraggiose e strenue che si lasciano ricordare.
Per l’edizione del 2023, tra i tanti nomi che verranno celebrati, vi sarà anche quello di Camilla Cederna. Sabato 13 maggio, ore 19 in viale Pasubio, infatti, si terrà un interessante momento di approfondimento incentrato sulla figura della famosa giornalista di inchiesta che, animata da una passione fervida, decise di passare dallo scrivere di costume e moda, all’informazione investigativa, sdoganando, di fatto, un ruolo prettamente maschile nell’immaginario italiano del tempo. Gli interventi saranno a cura dei cronisti Enrico Deaglio, e Laura Silvia Battaglia.
Per Deaglio,”Camilla Cederna è stata una figura eccezionale nel panorama del giornalismo italiano che allora era dominato al maschile. Lei volle uscire dall’ambito del costume e della moda per occuparsi del caso Pinelli. Ed è incredibile come lei più di qualunque altro giornalista di giudiziaria abbia lavorato allora per scoprire la verità al di fuori delle usuali fonti della magistratura e della polizia.” Per Laura Silvia Battaglia, “L’idea è scandagliare il rapporto fra intellettuali e potere e in questo senso Cederna è un simbolo. Abbiamo cercato di rendere la sua genesi come giornalista con un articolo che descrive la divisa delle donne fasciste, un brano dove è già presente la sua capacità innata di partire da un dettaglio per poi tratteggiare, incisiva, un quadro generale. Più vicino a noi il ritratto di Silvio Berlusconi che risale alle pagine del 1977 dell’Espresso: da una lunga intervista Cederna riesce quasi a profetizzare il Berlusconi politico“.
Tra gli altri personaggi del mondo del giornalismo, a cui il Festival riserverà un omaggio, ci sono anche Eugenio Scalfari e Dafne Caruana Galizia, assassinata nell’ottobre del 2017, a causa delle sue inchieste riguardo ai rapporti tra lo Stato e la Mafia sull’Isola di Malta.
Insomma, fino a domenica 14 maggio, sarà possibile compiere passeggiate inedite e partecipare a laboratori tematici per i quartieri di Milano, rivivendo gli avvenimenti più salienti a partire dagli anni ‘ 50, passando per gli “Anni di Piombo”, fino all’Expo, per arrivare ai giorni nostri.
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