Milano
La città Metropolitana di Milano crea lavoro anche senza incentivi (e Jobs act)
I posti di lavoro crescono, + 5%. Città metropolitana di Milano presenta i dati di una ricerca ( Territori e mercati locali del lavoro) sul tema del lavoro. La disoccupazione scende. L’agenzia per la formazione e il lavoro (Afol) colloca più del 30% dei lavoratori che approdano sulle sue sponde. La città sa fare squadra. “Ciascuno con le sue posizioni” dice Antonio Verona, della Cgil.
Serena Bontempelli della Uil mi dà forse l’informazione più interessante. Gli enti che si occupano della collocazione dei lavoratori non hanno personale sufficiente per smaltire la mole di lavoro atta a collocare le persone.
L’Assessore Elena Buscemi, nuotatrice e spalle larghe, la dice così: “Creiamo lavoro, che non può essere quello fisso ma ci occupiamo di riconoscergli dei diritti”
Beppe Sala, il sindaco della Città Metropolitana, malgrado la distanza che negli ultimi tempi ha assunto da Renzi, riconosce che “il Jobs act ha creato lavoro ed ha funzionato”
Il Direttore Generale di Afol Giuseppe Zingale snocciola i numeri di una crescita verticale di Milano e della sua città metropolitana. Milano traina nel lavoro e più in generale in economia. Perché la sua classe dirigente sa fare bene il proprio lavoro. Ci sono delle criticità? Sicuro: “Si crea lavoro ma non ricchezza e i salari sono ancora bassi” dice Antonio Verona. Ecco uno spaccato di una città che sa andare con le sue gambe
Beppe Sala
Giuseppe Zingale (Direttore Generale Afol)
L’Assessore alle politiche sociali Elena Buscemi
Antonio Verona Cgil
Serena Bontempelli Uil
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