Milano

La CGIL alla battaglia dei referendum

18 Gennaio 2017

Contro i voucher.
Contro gli appalti truffa verso i lavoratori.
Anche contro i licenziamenti illegittimi. Perché anche se la Corte di Cassazione lo ha respinto, la Confederazione generale dei lavoratori non smetterà di occuparsene.
Al Teatro Nuovo di Milano muove la nuova stagione della Cgil. Concentrata su i due referendum per cui viene chiesto dalla Segretaria Generale Regionale Elena Lattuada, l’indicazione della data al Governo. Il sindacato scalpita. Sono i temi del lavoro che hanno riportato tanta gente al referendum lo scorso dicembre.
Non è solo questo però. In CGIL si respira un’aria nuova.
Sul palco ad un certo punto sale Alessandro Amadori. Sociologo della comunicazione, esperto in marketing politico.
Sciorina concetti moderni. Parole come “story- telling.” “Moral Values”. Indica quante persone ciascun iscritto dovrebbe portare al voto. Alemno cinque. Che moltiplicato i cinque milioni di iscritti vuol dire superare la soglia del 60% dei partecipanti al voto. E che statisticamente ha sempre visto trionfare i Si. Insomma una nuova visione. ” Usate parole semplici” dice Amadori.
La CGIL ha colto il senso del cambiamento storico della comunicazione politica.
La palla è di nuovo al centro. E in gergo calcistico si direbbe “che la squadra è di nuovo competitiva”.
“Possiamo farcela” dice la Lattuada ai nostri microfoni.

Elena Lattuada: “Chiediamo venga fissata la data”

Lattuada, dal palco: “Al voto per sostenere i lavoratori”

Florindo Oliverio (segr.reg. Fp CGIL): “Attaccati i nostri social da Forza Nuova”

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