Milano

Il dopo Pisapia: i primi sondaggi indicano Sala

20 Gennaio 2016

Ovviamente sono sondaggi blindati, ovviamente servono solo come materiale di lavoro, ovviamente non sono ancora attendibili, visto che siamo ancora all’inizio della campagna delle primarie. Ma insomma, qualche indiscrezione comincia già a trapelare sulle tendenze di voto di chi andrà a scegliere il candidato del centro-sinistra per il capoluogo meneghino, e sul giudizio sui contendenti. Con l’eccezione di Iannetta, praticamente sconosciuto ai più (ma forse già stasera si potrà conoscere meglio), gli altri tre candidati mostrano un profilo ben delineato tra il popolo delle primarie, che dovrebbero essere intorno alle 60mila persone.

Majorino è visto come un personaggio serio, competente e affidabile, degno di fiducia per le mansioni che finora ha svolto all’interno della giunta Pisapia. Ma viene percepito come non in grado di reggere le redini del governo della metropoli lombarda, una figura non sufficientemente pronta a diventare il numero uno di Palazzo Marino. Balzani, che ha visto crescere notevolmente la propria notorietà nelle ultime due settimane, sconta una lieve antipatia nell’idea che i milanesi di area centro-sinistra si sono fatti di lei. Viene giudicata più adatta al ruolo di sindaco rispetto a Majorino, grazie soprattutto alla fiducia in lei riposta da Pisapia e, soprattutto, alla sua storia personale di valente tecnica, in grado di gestire la macchina comunale con buona maestria nelle sue componenti economico-finanziarie. Buona parte dei “primaristi” le affiderebbe la gestione dei propri conti economici.

Sala infine è ovviamente il più conosciuto dei quattro, grazie (inutile dirlo) al suo ruolo in Expo, e viene ritenuto quasi da tutti come un affidabile manager, capace di controllare ed indirizzare in maniera consona lo sviluppo e la gestione di una città complicata come Milano. Sconta, come ognuno di noi sa bene, il fatto di non essere propriamente un uomo con una storia legata all’area di centro-sinistra ma, per certi versi, questa sua caratteristica di “estraneità” lo potrebbe aiutare nel non rimanere invischiato in quelle possibili rigidità “di campo” che lo stesso Pisapia ha dovuto fronteggiare in più occasioni.

E gli orientamenti di voto dei milanesi che presumibilmente parteciperanno a questa tornata elettorale? Ancora piuttosto instabili, certo, visto i diversi livelli di notorietà che hanno i candidati, e quindi con una decisa possibilità di mutamento nelle due-tre settimane che vi dividono dal giorno fatidico. Sala sarebbe oggi in chiaro vantaggio, con una quota di consensi superiore al 50%; Balzani risulterebbe in seconda posizione, con consensi prossimi al 30% dei votanti; Majorino appare in questo momento notevolmente distante, con soltanto il 10-15% dei partecipanti alle primarie che voterebbe per lui. Buon ultimo, ma ancora sconosciuto ai più, è invece Iannetta, indicato da una percentuale residuale di milanesi al voto.

I candidati partono per la loro corsa con queste quote di consenso di base. Seguiremo gli sviluppi della competizione, attendendoci significative novità, quanto meno dalle ripercussioni della sfida di stasera al Dal Verme.

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