Lifestyle

Il 22 novembre esce in libreria per Rizzoli l’autobiografia di Giorgio Armani

20 Novembre 2022

 

“Per amore”, un ritratto del grande stilista nato a Piacenza che ha permesso alla moda milanese di brillare nel mondo. Una carrellata che tocca attraverso immagini suggestive, le passioni di Armani, la dimensione privata e ne celebra estro e genialità creativa

 

 

 

 

 

Giorgio Armani come non lo abbiamo mai visto e letto, forse, sta per concedersi al suo pubblico al netto di qualsiasi filtro e distanza mediatica, in un libro edito da Rizzoli, dal titolo : “Per amore”, in vendita dal prossimo 22 novembre.
Chiunque prenda in mano questo volume, sono certo resterà sorpreso dal titolo, così morbido, oserei dire romantico, sentimentale. Così poco armaniano, in fondo“, preannuncia lo stilista piacentino.

“Ho un’età sufficiente per non dover spiegare il mio modo di porgermi e comunque non l’ho mai fatto perché ciascuno è come è”. Poi, prendendo in prestito una citazione del pittore Vasilij Kandinskij, fondatore dell’astrattismo, Giorgio Armani compendia la sua essenza in poche lapidarie parole: “Sono come un pezzo di ghiaccio entro cui brucia una fiamma”.

Un volume autobiografico, questo, che è venuto alla luce, traendo spunto anche dalle celebrazioni in occasione dei 40 anni della nascita della casa di moda milanese, oggi, finalmente, impreziosite da una narrazione pregna di sentimento.

L’esordio del libro irrompe in modo netto e lineare, poco incline alle sovrastrutture o preamboli di circostanza:

“Sono nato l’11 luglio del 1934, a Piacenza, una città di duemila anni e più, sulle rive del Po”.

Il racconto, successivamente, passa in rassegna l’infanzia, l’approdo a Milano, il servizio militare, gli studi universitari di medicina, poi abbandonati, ed il primo lavoro alla Rinascente, fino a giungere agli incontri che hanno lasciato un segno nella sua vita artistica, come con Nino Cerruti, con una donna che lo ha affascinato particolarmente ed  con suo socio Sergio Galeotti. Ancora, il decollo del marchio, l’arrivo del grande successo, le copertine patinate sulla stampa di tutto il mondo…e la consacrazione nel Firmamento della moda.

“Questa è la mia storia, questi sono i miei valori”, recita in modo immediato, la prefazione.

“Questo non è un manuale, e non l’ho immaginato come tale, ma mi piacerebbe che da un documento tanto singolare nascesse in chi lo sfoglia una scintilla… per trovare una direzione nella vita e seguire la passione», sono le parole di saluto all’ultima pagina.

Riguardo al suo modo di essere, Giorgio Armani si descrive così: “Sono concentrato e controllato, ma dietro c’è un’indole sanguigna e sensibile. Ho solo imparato a proteggermi, altrimenti il mondo avrebbe potuto approfittarne. Sono schivo e riservato. Alle feste e agli eventi mondani ho sempre preferito il mio studio, dove ancora oggi sono il primo ad arrivare e l’ultimo ad andar via. Penso anche che il mio cinismo nei confronti della vita sia una sorta di difesa“.

La vera sorpresa nel diario che lo stilista concede al suo pubblico, sta nella autenticità della narrazione, che si sofferma con naturalezza cristallina sulle gioie ed i dolori che hanno colpito ed abitato la sua vita, come quella di qualsiasi essere umano. A cominciare dalla perdita del socio storico Galeotti nel 1985, descrivendo l’affetto profondo che lo lega ai nipoti, altro pilastro del suo lavoro, che lo amano come un padre. E poi, fotogrammi che permettono di osservarlo nella sua dimensione più intima, quella casalinga, con la menzione doverosa dei luoghi del cuore, come Pantelleria, sede abituale delle sue vacanze estive, e Broni, in Provincia di Pavia, dove condivide spazi immensi dando ospitalità ai suoi adorati animali. L’amore viscerale per la sua Milano, la città che ne ha forgiato e sugellato la regalità con una matita in mano, le passioni sconquassanti prima e dopo ogni sfilata, i mesi di lavoro certosino e la determinazione a non mollare anche nelle fasi fisiologicamente discendenti che una esistenza attraversa.

La riservatezza come legge di vita, l’attenzione ai grandi temi del Creato, la lotta per tutelarlo, al centro delle sue iniziative benefiche, le braccia tese per accogliere ed aiutare gente meno fortunata, o intere comunità a rialzarsi dopo calamità naturali, le donazioni in favore della ricerca scientifica…Insomma il cuore sempre connesso a compatire il dolore degli altri, fino alla passione concreta e felice per lo sport, con l’acquisto della squadra di Basket, l’Olimpia Milano, come ciliegina sulla torta che lo lega indissolubilmente ai colori, al nome della metropoli meneghina…Una lunga storia d’Amore…fuori dal tempo, come il suo essere, come la sua moda.

 

 

 

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.