Milano
I numeri della Milano Fashion Week: oltre alle ciabatte pelose c’è molto di più
Ottantadue presentazioni, sessanta sfilate, quarantaquattro eventi, e moltissimi debutti. Milano è pronta per la sua prestigiosa Milano Moda Donna collezioni primavera-estate 2019 o se preferite Fashion Week, quella in cui molti fotografano gambe lunghe in giro per la città e altrettanti si sentono liberi di indossare le amate e odiate ciabatte pelose (quella sdoganate dalla Ferragni) e gli outfit più estrosi.
Da oggi al 24 settembre, il capoluogo lombardo sarà la passerella del made in Italy e della creatività, attirando curiosi, appassionati e addetti ai lavori da tutto il mondo. Il più importante punto di incontro fra prèt-à-porter e operatori del settore, come scrive la Camera Nazionale della Moda Italiana, organizzatrice della Fashion Week. Del resto, il sistema moda nel complesso (che comprende tessile, abbigliamento e calzature) rappresenta nel nostro paese il 10% del Pil manifatturiero e occupa circa 500 mila addetti, il 15% degli occupati nella manifattura italiana.
https://www.instagram.com/p/BaMQBSgHZbA/?taken-by=chiaraferragnicollection
Parliamo di un giro d’affari che nel 2017 ha generato 24,2 miliardi di euro di valore aggiunto, e questo già basterebbe: poi la moda è un sogno, e come afferma Donatella Versace fa sognare la gente.
Proprio quest’anno il brand Versace festeggia il suo quarantesimo anniversario e l’iconica Donatella sorpassa il fratello Gianni, morto nel 1997, in termini di anni alla direzione creativa del marchio. E la maison celebra peraltro anche i 30 anni di Versus con una stampa ispirata al libro Vanitas designs, scritto da Gianni Versace, che ideò la linea appositamente per Donatella, caratterizzata da variopinte lettere dipinte a mano che compongo la scritta «Gianni gave Donatella Versus 1989». La sfilata è prevista per venerdì sera in piazza VI Febbraio ed è uno degli appuntamenti più attesi di questa settimana della moda. In molti ricorderete quella dello scorso anno con le top model icone degli anni novanta riunite in un tributo al brand e a Gianni, quando i tempi erano quelli di Claudia e Naomi, e non delle influencer nate su Instagram.
https://www.instagram.com/p/BaeL-9DF_4g/?taken-by=donatella_versace
Un’altra eccellenza italiana che festeggerà il suo anniversario in passerella a Milano è Missoni, in attività da ormai da 65 anni. La sfilata è attesa per sabato sera in viale Eginardo, Gate 2. La griffe Roberto Cavalli, conosciuta per le stampe leopardate e uno stile sfrontato, invece presenterà la terza collezione a firma Paul Surridge, difficile aspettarsi troppe sorprese.
Il grande assente quest’anno però è Gucci che ha trasferito il suo show a Parigi per via di un omaggio alla Francia, realizzato in tre parti con la collezione Cruise 2019 presentata ad Arles e una campagna pubblicitaria che citava le proteste parigine del ’68. Anche Bottega Veneta mancherà a Milano in attesa del debutto in passerella del nuovo direttore creativo Daniel Lee, previsto per la prossima stagione.
Giorgio Armani ci regala la più grande esibizione mai vista in Italia sulla fotografa francese Sarah Moon, ospitando presso Armani/Silos una raccolta di oltre 170 opere, oltre che presentarci la sua collezione in passerella, ovviamente.
Debutto invece per Tiziano Guardini, vincitore del premio Franca Sozzani 2017. E tornano in calendario anche le sfilate di Byblos, Iceberg e Philipp Plein.
Una delle new entry più attese è FILA, colosso sportivo fondatonel 1911 a Coggiola, un piccolo paese sulle colline piemontesi e che dal 2007 fa parte di Fila Korea, di cui l’attuale Global Chairman Gene Yoon era CEO dall’anno della fondazione. Lo sportswear ormai fa moda, pensate alle celebrità o alle influencer che indossano tute sportive e tacchi alti mixando gli stili. Il brand, peraltro, ha organizzato anche una mostra in programma a La Triennale, per raccontarne il presente ma senza dimenticare le sue radici tutte italiane.
Il sistema moda italiano è, comunque ancora oggi, di gran lunga, il primo in Europa in termini di produzione e valore aggiunto (pari a 3 volte quello tedesco, 4 volte quello spagnolo e quasi 5 volte quello francese). I dati illustrati in uno studio realizzato per l’occasione dal Centro di Ricerche Intesa Sanpaolo, ci raccontano un paese che è al quarto posto nel mondo per produzione e che contribuisce in maniera significativa alle filiere produttive di moda dei partner europei. La moda italiana è apprezzata e desiderata in tutto il mondo, e le vendite all’estero sono cresciute del 3,5% tendenziale nella prima metà del 2018 per un totale esportato pari a 26 miliardi di euro.
Le sfide per il futuro? «Le imprese devono puntare anche a nuovi fattori come la sostenibilità ambientale e la trasformazione digitale», afferma Gregorio De Felice, Chief economist Intesa Sanpaolo. Il centro di ricerche prevede una crescita aggiuntiva della domanda mondiale dei prodotti di alta gamma: al 2021 circa 42 miliardi di dollari rispetto al 2016.
E, a proposito di sostenibilità, domenica 23 settembre al Teatro alla Scala tornano i Green Carpet Fashion Awards Italia 2018. L’evento, realizzato da Camera Nazionale della Moda Italiana in collaborazione con Eco-Age e con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), ICE Agenzia e del Comune di Milano, celebra i valori della moda sostenibile e l’impegno del sistema moda.
https://www.instagram.com/p/BnyefYChmA4/?taken-by=cameramoda
Se siete curiosi di scoprire i giovani talenti, invece, fate un giro al Museo della Scienza e della Tecnica che sarà anche il Fashion Hub Market dove saranno presentate le collezioni di 13 giovani designers.
Volete seguire la settimana della moda da casa o dall’ufficio? Se non vi fidate di influencer e blogger da 15 milioni di follower potete seguirla live su www.milanomodadonna.it con streaming delle sfilate, video e fotogallery delle collezioni, oppure attraverso l’App di CNMI, ma anche sui profili social, Facebook, Twitter e soprattutto Instagram (@cameramoda), sempre grande protagonista durante le sfilate.
*
Immagine di copertina: Models on the catwalk, originally posted to Flickr, José Goulão
Devi fare login per commentare
Accedi