Milano
Noi, lavoratori della logistica senza diritti
Sono quasi tutti ragazzi stranieri e in prevalenza sudamericani quelli presenti davanti alla Prefettura di Milano tutti con la divisa della Ups. Ci sono anche altre aziende, come Dhl. Hanno visto travolto uno di loro da un camion a Piacenza nelle scorse settimane in uno dei depositi delle aziende per cui lavorano. Sono incazzati. Perché il contratto di lavoro per loro significa siglare che lavoreranno 8 ore al giorno e invece ne fanno 12 ma solo 2/3 sono retribuiti. “Trattati come asini”, mi dice uno di loro. “Siamo sfruttati con il ricatto di perdere il lavoro e adesso sono in arrivo procedimenti disciplinari perché stiamo scioperando. In discussione c’è anche questo. Non gli piace che scioperiamo”. In ballo i contratti di subappalto che le multinazionali dr trasporti e della logistica danno a cooperative. Generando evidenti forme di dumping, inserite già a loro volta dentro un ciclo di concorrenza sleale
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