Milano

Gruppo CAP, nel 2021 i ricavi superano i 382 milioni

6 Giugno 2022

Ricavi che superano i 382 milioni di euro e un risultato netto d’esercizio di 27 milioni, in crescita del 47% rispetto allo scorso anno: gruppo CAP, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, presenta il bilancio consolidato 2021. Nell’anno successivo alla pandemia quella che è la prima azienda nel settore idrico in-house italiana per patrimonio e, con 2,5 milioni di utenti, tra le prime per abitanti serviti, mostra una crescita record non solo negli utili, ma anche nei ricavi (+11%) e negli investimenti per il territorio, incrementati del 21% per un valore complessivo di 127,24 milioni di euro.

«La strategia adottata nel corso degli anni ci ha consentito di consolidare i risultati dell’azienda, e di fare sì che l’ultimo biennio, così complesso, diventasse il motore di un ulteriore salto di qualità dell’azienda», commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di gruppo CAP. «L’economia circolare, gli investimenti in ricerca e sviluppo e la continua spinta verso l’innovazione tecnologica e digitale sono stati gli elementi su cui abbiamo maggiormente puntato per costruire fin da oggi il mondo di domani. Tutti i nostri impianti non sono più semplici depuratori, ma vere e proprie piattaforme integrate per la produzione di bioenergie green e a km0. gruppo CAP, insieme ai partner e agli stakeholder, guarda al futuro ponendosi come vero e proprio solution provider per tutto il territorio in cui opera, attraverso una gestione moderna e integrata di acqua, rifiuti ed energia».

È la miglior performance da parte dell’utility pubblica nel quinquennio 2016-2021, nel corso del quale l’azienda ha sempre mantenuto un trend di crescita costante, tanto nei ricavi quanto negli investimenti, frutto di una strategia che si è rafforzata a partire dal 2019 con l’adozione del Piano di Sostenibilità nel quale vengono posti obiettivi di ampio respiro da perseguire in un orizzonte temporale che guarda al 2033 secondo tre principi guida “Sensibili, Resilienti, Innovatori”. Una strategia che ha che dato i suoi frutti immediati nel corso dell’anno pandemico, quando  ha posto le basi di un vero e proprio “Green New Deal” per la Città metropolitana di Milano

Si tratta di una serie di investimenti strategici che pongono oggi l’azienda come uno dei big player nello sviluppo dell’economia circolare in Italia, capace innanzitutto integrare la gestione sostenibile dell’acqua con quella dei rifiuti, per incentivare il processo di decarbonizzazione alla base della rivoluzione verde e della transizione ecologica invocata dal PNRR.

«Il rapporto con il territorio e con i cittadini che lo abitano è essenziale per gruppo CAP. In questo senso, la strategia industriale ha sempre puntato in maniera decisa sugli investimenti per efficientare e migliorare sia il servizio che le infrastrutture», spiega Russo. Nel 2021 abbiamo incrementato del 21% la quota di investimenti fatti, grazie a una gestione virtuosa e oculata della tariffa, contenendo la quota destinata ai costi e impiegando ben il 34,5% all’innovazione e a progetti di economia circolare, ricerca scientifica o simbiosi industriale. La quota di investimenti, ben superiore alla media nazionale che secondo il Blue Book 2020 è pari al 29,7, è stata ulteriormente incrementata rispetto allo scorso anno, per proseguire sulla strada indicata dal nostro Piano di Sostenibilità».

Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato il 12 maggio dal consiglio di amministrazione di CAP Holding, insieme alla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.lgs. 254/2016. In dettaglio, il totale dei ricavi si attesta nel 2021 a 382.297.426 di euro, per la quasi totalità frutto del servizio idrico, EBITDA a 98,16 milioni di euro, mentre il risultato netto d’esercizio è pari a 27.206.773 di euro. Il risultato operativo nel 2021 è stato pari a 45.956.312 euro, e l’attivo patrimoniale è pari a 1.232.603.436 euro. gruppo CAP evidenzia un minor peso dei costi operativi sulla tariffa (59,5% rispetto a una media nazionale del 62%), e di una parallela maggiore incidenza della parte destinata agli investimenti 34,5% rispetto a una media nazionale del 29,7%).

I risultati del bilancio 2021 testimoniano la capacità dell’azienda pubblica di reagire alle difficoltà dovute tanto alla crisi pandemica quanto alla successiva congiuntura economica, nel rispetto degli obiettivi di qualità fissati dall’Autorità (ATO) e, allo stesso tempo, raccogliendo le sfide e le opportunità che la situazione straordinaria metteva sul campo. Per esempio, affiancando Città metropolitana di Milano per l’elaborazione e la presentazione di un piano mirato di interventi sul territorio per dare attuazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), composto da oltre 200 interventi, per un totale di oltre 81 milioni di euro. Si tratta di progetti nell’ambito dell’invarianza idraulica, che hanno l’obiettivo di mitigare l’impatto del cambiamento climatico e i rischi di dissesto idrogeologico nel territorio dell’area metropolitana.

Per far fronte alle difficoltà delle imprese e del tessuto produttivo del territorio alla luce dell’incremento dei prezzi dell’energia, gruppo CAP, in accordo con Assimpredil Ance, ha poi adottato misure straordinarie a sostegno delle imprese partner, per preservare la continuità dei cantieri e delle attività dei propri fornitori, e assicurare ai cittadini la continuità del servizio pubblico essenziale che gestisce. Le misure consentono di non applicare eventuali penali in caso di dilazione o ritardo dei lavori (salvi i casi in cui l’attività da svolgere non sia indifferibile per preservare la continuità di un servizio pubblico essenziale), e indicano le modalità per riconoscere velocemente agli appaltatori misure di compensazione.

Infine, gruppo CAP ha lanciato un vero e proprio programma di investimento e sostegno alle imprese partner che decideranno di investire in sostenibilità, introducendo nel proprio sistema di appalti strumenti di revisione dei prezzi che tengano conto delle variazioni congiunturali, e il criterio della sostenibilità nel vendor rating che regola la frequenza del sorteggio delle imprese per le gare.. A partire dal 2022 verranno premiate le aziende che, lungo tutto il periodo di durata dell’appalto assegnato, sceglieranno di iniziare un percorso virtuoso insieme a CAP, condividendo le politiche di sostenibilità dell’utility pubblica e attivando iniziative nelle quattro aree Legalità, Inclusività e Gender Procurement, Innovazione, Ambiente. Sulle prime gare bandite, per un totale di 150 milioni di lavori pubblicati, saranno investiti 7 milioni di euro per lo sviluppo di programmi virtuosi all’interno delle imprese partner.

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