Milano
Governo Lega – Cinque Stelle, gli effetti in Regione Lombardia
Vanno al Governo insieme, Lega e Cinque Stelle, con il nome del candidato Premier che avrebbe – per l’irritualità della sua presentazione – irritato il Quirinale e generato qualche malumore anche dentro la pancia del popolo leghista non del tutto convinto che un uomo dichiaramente di sinistra e della periferia sud ( come ha specificato Di Maio) possa essere un vero interprete delle istanze del Nord. Insomma il giurista Giuseppe Conte, già finito nel mirino dei social per l’articolo del New York Times che confuterebbe la sua registrazione presso l’università americana di New York, potrebbe avere un inizio in salita, posto che sia poi effettivamente nominato dal presidente Mattarella. E anche in Lombardia, soprattutto tra le fila del Carroccio, non riscuote un particolare gradimento anche se ovviamente si difende il disegno politico che lo supporta a partire dalla Flat tax, punto di partenza per liberare risorse e far ripartire l’economia del Paese. Per farvi capire l’umore, vi faccio sentire e vedere Andrea Monti, neo consigliere della Lega Nord:
E a proposito del clima che si respira all’interno della Regione vi faccio sentire anche, come la Lega stia già prendendo le distanze da un certo modo “doroteo” d’intendere la politica; ieri contraria all’Europa matrigna, oggi invece favorevole. La Lega con un flash-mob ha duramente contestato la decisione dell’UE di rivedere l’art 26 comma 3 della Legge di revisione sull’etichettatura del 2011 che consente di nuovo a chi palesemente tarocca i prodotti ( contraffacendoli) di poterlo fare quando sia percepibile “con chiarezza” la falsità di un prodotto.
Il capogruppo leghista Roberto Anelli e l’europarlamentare della Lega Angelo Ciocca così hanno partecipato alla manifestazione odierna con tanto di raccolta nella spazzatura dei prodotti contraffatti
Chi invece ha decisamente assunto toni polemici e di critica verso gli atti d’indirizzo dell’esecutivo Conte-Di Maio- Salvini, traducendo la critica anche all’interno della Regione Lombardia, sono stati Carlo Borghetti Vic.pres.del Consiglio Regionale, del Pd, che ha polemizzato sulla Flat Tax da lui vista come causa del depauperamento del Fondo Sanitario Nazionale e che dunque metterebbe a rischio il diritto alle cure per i cittadini
A Borghetti ha replicato nel merito il neo presidente della commissione Sanità in Regione Lombardia Emanuele Monti della Lega Nord il quale ha spiegato perché a suo giudizio questa minaccia non avrebbe sussistenza
E sempre sul tema dei rischi sul fondo sanitario è intervenuto un altro leghista, Fabio Rolfi
A chiudere, l’intervento del capogruppo Pd Fabio Pizzul molto polemico sia verso il Governo giallo verde per l’irritualità con cui sarebbe stato saltato il ruolo del Presidente della Repubblica che, ha detto Pizzul, “Non è un notaio” sia verso l’asse politico interno al centrodestra oggi in Regione Lombardia
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