Milano
Gori: “Liberi e uguali non ha mai chiesto un incontro per parlare di contenuti”
Non è uno che davanti alle telecamere tenda a perdere le staffe o ad innervosirsi. Quando però gli ho domandato – come ho fatto con il candidato Onorio Rosati – se si sente responsabile del mancato accordo con Leu, Gori ha detto la sua in modo chiaro: ” Liberi e Uguali a differenza di Campo Progressista non ha mai chiesto a me un incontro per parlare di contenuti”. Insomma ogni responsabilità va addebitata a Liberi e Uguali e soprattutto – ha aggiunto Gori – “dovranno spiegarlo ai loro elettori”. Il candidato Governatore ha anche spiegato che tipo d’interlocuzione si è creata con Campo Progressista dopo le polemiche sorte a seguito dell’accordo con il movimento politico Civica Popolare di Beatrice Lorenzin: “Non c’è nessun accordo con il ministro che non ho mai sentito, ha detto Gori, c’è invece un’intesa con la lista nata dopo la scissione interna di Alternativa Popolare”
Poi Gori ha parlato anche di Attilio Fontana e delle divisioni interne del centrodestra. “Ci sono tre diversi tipi di Lega: quella di Maroni, quella di Salvini e quella dei fuoriusciti di Grande Nord”
Nel giorno della inaugurazione della sede in Corso Buenos Aires a Milano, traboccante di gente comune ma anche di candidati pronti a partire ventre a terra, si respira aria di sorpasso. Gori ci crede: “Non abboccate ai sondaggi, abbiamo dei dati che ci dicono che ci sono ancora 1.200.000 elettori lombardi indecisi. Andiamo a vincere”
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