Milano
Fp Cgil: “No al taglio del salario per chi fa la chemioterapia”
È una persona gentile. Minuta, con uno stile anglosassone, un velo di malinconia, una grande dose di rabbia. Difficile tenere insieme questi elementi.
Felicia Russo è la Coordinatrice FP CGIL Lombardia Giustizia. Quando mi riceve mi illustra subito il problema. Ci conosciamo da qualche anno. Lei segue le problematiche dei lavoratori pubblici dentro il Tribunale di Milano. A proposito di giustizia. È per questo che mi dice: “Ti pare possibile che una persona in chemioterapia veda scomputato dalla malattia solo il giorno della terapia ma non quelli successivi ?Pur essendo riconosciuto che non tutti reagiscono allo stesso modo alla terapia? Sembra giusto a te che lo Stato riconosca solo una copertura di 9 mesi, in cui paga lo stipendio al 100%, superati i quali, chi è malato di cancro, e affronta una terapia, si vede decurtata la busta paga? Ti pare costituzionale che potenzialmente una persona possa perdere per intero il suo salario?”
Quello che mi colpisce è che “il ministero non ha – dice la Russo – dato l’avvio ad un serio tavolo di confronto con un adeguato cronoprogramma.” E allora, se sei di sinistra e fai il ministro della Giustizia senza essere laureato in giurisprudenza, forse potresti pensare che si può essere di sinistra senza dare priorità, nel tuo ministero, a chi se la passa peggio, avendo un cancro. E a pensar male si fa presto a giudicare, spesso. Se sei di sinistra, tuttavia, e fai il ministro di Giustizia cose così non è proprio ammesso che possano accadere.
L’intervista con Felicia Russo
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