Energia
Fondi bollette in Lombardia. SUNIA e Maran: “Vadano a tutte le case popolari”
Nei giorni scorsi la Regione Lombardia ha approvato una delibera con la quale saranno stanziati 58 milioni di euro per aiutare chi vive nelle case popolari a far fronte alle bollette.
La somma sarà erogata grazie ai fondi europei contro la povertà energetica e sarà destinata ai beneficiari nel triennio 2024-26. Potrà usufruire del sostegno (fino al 50% dell’importo delle bollette) chi ha un reddito Isee inferiore ai 15mila euro ed è residente in un immobile di edilizia popolare. La delibera potrà interessare anche le case popolari di proprietà del Comune di Milano e inoltre altri 12 milioni di euro sono stati destinati a progetti specifici delle Aler e dei comuni.
Le parole dell’Assessore Maran
Pierfrancesco Maran, Assessore alla Casa e al Piano Quartieri del Comune di Milano, ha dichiarato:
Il sostegno dell’Europa per il contrasto della povertà energetica è naturalmente una buona notizia che andrà ben presidiata nelle fasi attuative. In passato la Regione ha utilizzato questi fondi europei solo per i cittadini che abitano in palazzi di loro proprietà e non per tutte le case popolari, ed è una cosa che non deve ripetersi perché questi fondi l’Europa li ha dati per progetti legati a tutte le case popolari, non solo quelle di proprietà regionale.
Il comunicato del SUNIA
Carmelo Benenti, segretario generale del Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari di Milano, ha dichiarato:
Bene il provvedimento di Regione Lombardia per lo stanziamento di fondi per il sostegno diretto agli inquilini delle case popolari, in particolare il contributo coprirà una parte delle bollette energetiche, fino al 50 per cento.
Una misura che, anche se insufficiente, va nella direzione da noi richiesta, ovvero il sostegno agli inquilini delle case ERP, per affrontare il caro bollette.
Una misura che però è non chiara se si estenderà a tutti gli inquilini delle case popolari dei Comuni della città Metropolitana.
Infatti da simulazioni sembrerebbe che gran parte di queste risorse andranno ai quartieri Aler della città di Milano. Se così fosse bene per gli inquilini che abitano in palazzi Aler, ma il sostegno economico va esteso a tutti gli abitanti delle case popolari della Lombardia. Non vorremmo, infatti, che questo piano di sostegno delle famiglie in grave difficoltà dividesse gli abitanti delle case popolari in inquilini di serie A e inquilini di serie B.
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